Uber deposita l’istanza per la quotazione
A poco più di un anno dall’insediamento dell’amministratore delegato Dara Khosrowshahi, succeduto al controverso fondatore Travis Kalanick, Uber — la società con sede a San Francisco che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti e che opera a livello globale — si prepara al grande salto verso la Borsa di Wall Street.
Secondo indiscrezioni del Wall Street Journal, Uber ha presentato riservatamente in settimana la documentazione necessaria per la quotazione (Ipo), accelerando i tempi di uno sbarco al listino dopo la forte accelerazione al processo di quotazione data dal suo diretto concorrente, la rivale più piccola Lyft. L’istanza di quotazione è stata depositata alla Sec (Securities and Exchange Commission, equivalente della Consob italiana). Entrambe le Ipo potrebbero essere le più grandi operazioni di questo tipo in calendario per il 2019. Lyft, che sulla base dei più recenti round di finanziamenti è valutata circa 15 miliardi di dollari, mira a debuttare sul listino in primavera. Uber guarderebbe al primo trimestre 2019, molto prima dunque delle ipotesi di una quotazione a fine anno. La più recente valutazione privata di Uber, in occasione della vendita di quote per 500 milioni di dollari a Toyota, è stata di 76 miliardi di dollari. Tuttavia alcuni analisti si sono spinti a stimare un valore di circa 120 miliardi di dollari.