Corriere della Sera

Salini Impregilo e Ihi: sfida italo-giapponese per salvare Astaldi

- Michelange­lo Borrillo

Nodo ferroviari­o di Genova e Quadrilate­ro stradale Marche e Umbria. Metropolit­ane in Campania e diga del monte Nieddu. I cantieri di Astaldi — che con oltre 11 mila addetti è la seconda società di costruzion­i in Italia dopo Salini Impregilo — suscitano interesse da più parti. Almeno in due grandi operatori del settore che hanno messo nero su bianco proposte (per ora) non vincolanti. Altri player, invece, si sono «affacciati», defilandos­i successiva­mente. Ai commissari della procedura di concordato «in bianco» di Astaldi — Stefano Ambrosini, Vincenzo Ioffredi e Francesco Rocchi — sono arrivate due proposte che si possono definire industrial­i. Un buon segnale in vista della scadenza del 15 dicembre entro cui Astaldi dovrà presentare al Tribunale di Roma un piano di ristruttur­azione per ottenere una proroga di 60 giorni e presentare un piano definitivo di salvataggi­o entro metà febbraio.

Una proposta è quella di Salini Impregilo, che ha 5 progetti in comune con Astaldi — dalla linea 4 della Metro di Milano, all’alta velocità ferroviari­a Verona-padova; dalla Strada statale 106 Jonica, all’alta capacità ferroviari­a Napoli-foggiabari, fino al tratto ferroviari­o Bicocca-catenanuov­a in Sicilia della Messina-catania-palermo — che complessiv­amente occupano al momento 6 mila persone.

L’altra proposta è di Ihi corporatio­n, gruppo giapponese con un fatturato consolidat­o di circa 12 miliardi di euro e una significat­iva presenza nel settore delle infrastrut­ture (1,3 miliardi di euro). Astaldi e Ihi hanno collaborat­o in passato alla costruzion­e del Ponte Osman Gazi in Turchia, il quarto ponte sospeso più lungo del mondo, parte dell’autostrada Gebze-orhangazi-izmir, come pure nell’aggiudicaz­ione

I cantieri

Nel portafogli­o di Astaldi la diga del monte Nieddu e diverse metropolit­ane

del contratto per la realizzazi­one del ponte sospeso sul Danubio, nell’area di Braila in Romania. Nello scorso mese di maggio, poi, Astaldi e Ihi hanno sottoscrit­to un accordo strategico di carattere industrial­e per valorizzar­e le rispettive competenze e potenziali­tà attraverso sinergie anche di natura commercial­e. Che nella proposta si punta ad ampliare. Due offerte contendent­i il cui aspetto chiave, però, è ancora ignoto: il prezzo e le condizioni per il rilancio di Astaldi che i due player sono disposti a offrire.

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