«Io e la mia gemella? Non siamo indivisibili»
Marianna Fontana, protagonista di «Capri-revolution»: dopo l’esordio insieme, stessi provini e strade diverse
L a gemella è diventata single. Ora dice «io», non più «noi». Marianna Fontana, 21 anni, minuta, determinata, piena di talento, ha le idee chiare sul suo futuro. Le piace stare da sola, studia (oltre all’inglese) Scienze della Comunicazione all’università, e recita. E’ la protagonista di Capri-revolution, una ragazzina analfabeta attratta da «strani» individui: i pastori e gli intellettuali di una comunità pre-hippy, due visioni del mondo, il film di Mario Martone (nelle sale dal 20 dicembre) che eleva l’isola dell’amore a luogo ideale per la propria ricerca esistenziale e artistica, nel 1913, quando Capri era un limbo isolato dal mondo e la guerra si avvicinava.
Alla Mostra di Venezia, dove il film gareggiò, Marianna raccontò il suo incontro con il regista partenopeo: «Ricordo come se fosse oggi la prima cosa che mi disse: avrai un personaggio straordinario nella Capri di inizio ‘900. E dovrai denudarti». Nessun imbarazzo: «Perché è un nudo poetico che racconta una ragazza Siamesi ● Presentato nelle Giornate degli Autori del festival di Venezia 2016, il film ha vinto 6 David di Donatello nel 2017 che porta al pascolo le capre, e per entrare nel ruolo ho imparato a mungere. C’è l’anelito alla libertà della pastorella analfabeta in quella comunità di intellettuali nordeuropei, la voglia di affrancarsi, il suo percorso di crescita. E’ una ragazza che dopo quell’incontro rifiuta il modello patriarcale della sua famiglia».
Crescere a Casapesenna, a pochi chilometri da Castel Volturno: lì ha recitato il suo primo film, Indivisibili di Edoardo De Angelis e anche con quello andò a Venezia, ma fuori gara.
Marianna, indivisibile da Angela. «La mia sorella gemella. Abbiamo diviso la stessa camera, lo stesso lettone. Ma la nostra vita non è affatto complicata come quella delle gemelle siamesi di Indivisibili, attaccate al bacino da una protesi al silicone. «Quello che mi piace del film è che le due sorelle cercano di conquistare una normalità senza riflettori e non vogliono essere trattate da fenomeno da baraccone, buone per il circo».
Anche Angela, ha fatto il suo secondo film da sola, Marco Tullio Giordana l’ha presa per Due soldati: «Abbiamo fatto il provino tutt’e due, hanno preso Angela. Sono Sorriso