In gravidanza
Norovirus, Virus Epatite A, Salmonella. Pesce affumicato: Listeria monocytogenes
Toxoplasma, Listeria monocytogenes, Salmonella, Campylobacter ed E. coli STEC. situazione immunitaria delle donne gravide le rende particolarmente suscettibili a queste infezioni, tanto che, anche venendo a contatto con dosi non eccessivamente elevate dei patogeni, possono sviluppare una sintomatologia importante».
Inutile dire che l’elenco di questi microorganismi può spaventare. «È comprensibile che sia così — commenta Barco — anche perché il rischio zero non esiste ma sarebbe controproducente, vivere e mangiare in completa sterilità. È però importante sapere che, con alcune conoscenze di base, è possibile affrontare, gestire e limitare al massimo i rischi rappresentati da questi microrganismi».
Quali sono le precauzioni da adottare?
«Accanto ad alcuni particolari accorgimenti relativi alle singole categorie di alimenti (si veda la tabella, ndr ), le regole sono quelle igienico-sanitarie di base — ricorda Barco
Igiene
È fondamentale la pulizia degli utensili, delle superfici di lavoro e quella delle mani
— che riguardano tutte le fasi della manipolazione degli alimenti, incluso lavaggio, cottura, conservazione, ma anche pulizia di utensili, superfici di lavoro e mani. Particolare attenzione va posta alla contaminazione crociata (trasferimento di microrganismi dagli alimenti crudi a quelli pronti per il consumo), una delle principali cause di tossinfezione alimentare. Generalmente questo trasferimento avviene per contatto diretto o per “gocciolamento” fra gli alimenti (per esempio se in frigorifero lasciamo scongelare carne, non ben protetta, e il suo succo cola su cibi pronti per il consumo), oppure per contaminazione indiretta, attraverso utensili, superfici di lavoro o le mani. Fondamentale, quindi, prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare questo tipo di problema».