Corriere della Sera

Quelle opere belle e invisibili nel Museo del David

Busti di Bartolini in corridoi privati e soffitte la Madonna con bambino di 800 anni fa celata «La Galleria dell’accademia sta scoppiando»

- di Marco Gasperetti con foto di Massimo Sestini

Un museo dentro il museo. Solo che non lo vede nessuno. Le sue opere sono «invisibili». È la Galleria dell’accademia di Firenze. C’è una Madonna con Bambino di Guido da Siena e adesso emana bellezza per pochi intimi in una nicchia dell’ufficio della direttrice. Perché mancano gli spazi.

La prima opera invisibile è una Madonna con Bambino. L’ha dipinta ottocento anni fa Guido da Siena e adesso emana bellezza per pochi intimi in una nicchia dell’ufficio della direttrice, tra due colonne di pietre, qualche documento, un paio di libri. La sua è una solitudine condivisa, perché basta affacciars­i sul corridoio dove scorre una libreria celeste per ammirare l’isolamento di una ventina di busti in gesso di Lorenzo Bartolini uno dei più grandi scultori dell’ottocento. Se poi si ha la fortuna di raggiunger­e la soffitta, ecco altre creazioni dell’esponente più importante del Purismo italiano, sepolte come improbabil­i reperti archeologi­ci. Eppure non siamo a Pompei, ma alla Galleria dell’accademia di Firenze, uno dei musei più straordina­ri al mondo (tra i primi due in Italia), dove il David di Michelange­lo troneggia nella tribuna a lui dedicata. Luogo magico, tempio dell’arte, che sta «scoppiando» per mancanza di spazi. Così, molte opere sono custodite in luoghi non accessibil­i al pubblico. All’accademia manca un laboratori­o di restauro, la sala della didattica sta per essere chiusa per far posto agli uffici (persino la direttrice condivide il suo posto di lavoro), il punto di ristoro è un sogno e non c’è neppure l’indispensa­bile guardaroba.

La direttrice, la tedesca Cecilie Hollberg, ha riammodern­ato interi saloni, facendo abbattere assurde separazion­i, ma la galleria ha bisogno di spazi per crescere. «Negli ultimi tre anni abbiamo acquisito una dozzina di opere — spiega Hollberg —. Alcune recuperate dai carabinier­i del reparto tutela patrimonio culturale, altre da donazioni e il 22 gennaio apriremo una mostra per far vedere a tutti questi nuovi arrivi. Ma con la mancanza di spazi e di depositi è impossibil­e proseguire in questa azione importante per un museo e persino riuscire a esporre nel modo migliore dipinti e sculture di grande valore».

Una sala, la numero 4 al primo piano, è stata chiusa al pubblico per trasformar­la in un improvvisa­to deposito. «L’ho ribattezza­ta la Stanza della Paura — spiega Hollberg — perché qui, in uno spazio ristretto, davanti a sculture, polittici e tele, dovremmo anche tirare fuori dalle casse d’imballo opere che magari arrivano in prestito da altri musei». Davanti alle meraviglie di Agnolo Gaddi, Jacopo del Casentino, Lorenzo di Bicci è un’operazione rischiosa.

Negli ultimi tre anni abbiamo acquisito una dozzina di opere, ma con questi spazi è impossibil­e continuare

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 ??  ?? Polittici Sopra Cecilie Hollberg, 51 anni, direttrice della Galleria dell’accademia di Firenze, in un corridoio con altre opere di Lorenzo Bartolini; a destra quella che Hollberg chiama la «Stanza della Paura», altro deposito improvvisa­to di opere d’arte
Polittici Sopra Cecilie Hollberg, 51 anni, direttrice della Galleria dell’accademia di Firenze, in un corridoio con altre opere di Lorenzo Bartolini; a destra quella che Hollberg chiama la «Stanza della Paura», altro deposito improvvisa­to di opere d’arte
 ??  ?? Marmi e tele In alto, la soffitta della Galleria dell’accademia di Firenze con busti di Lorenzo Bartolini (17771850); a destra la Madonna con Bambino di Guido da Siena (12301290) chiusa in un ufficio
Marmi e tele In alto, la soffitta della Galleria dell’accademia di Firenze con busti di Lorenzo Bartolini (17771850); a destra la Madonna con Bambino di Guido da Siena (12301290) chiusa in un ufficio
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 ??  ?? Imballaggi­o Sopra un busto, ancora scolpito da Lorenzo Bartolini, custodito in uno scatolone. Qui a fianco Cecilia Hollberg, (tedesca nata a Soltau, in Bassa Sassonia), storica dell’arte e direttrice della Galleria dal 2015, accanto al David di Michelange­lo, capolavoro ospitato all’accademia di Firenze
Imballaggi­o Sopra un busto, ancora scolpito da Lorenzo Bartolini, custodito in uno scatolone. Qui a fianco Cecilia Hollberg, (tedesca nata a Soltau, in Bassa Sassonia), storica dell’arte e direttrice della Galleria dal 2015, accanto al David di Michelange­lo, capolavoro ospitato all’accademia di Firenze

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