Sofferenze bancarie, regole più soft per gli «Npl»
Una trattativa rapida, meno di un anno dalla proposta della Commissione Ue presentata nel marzo scorso: Parlamento Ue e Consiglio ieri hanno trovato l’accordo in dieci minuti sul regolamento che introduce nuove regole sugli accantonamenti di capitale delle banche in presenza di crediti deteriorati (Npl). Obiettivo rafforzare ulteriormente il sistema bancario. Le misure devono ora avere il via libera definitivo (scontato) del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti dei Paesi Ue. Rispetto all’addendum della Vigilanza della Bce, che si applica solo alle banche significative e «caso per caso», il regolamento si applica a tutte le banche. Con le nuove regole tutti gli istituti di credito saranno obbligati a effettuare accantonamenti prudenziali a fronte dei crediti deteriorati che hanno in bilancio. A seconda del tipo di garanzia di cui il credito dispone, gli accantonamenti varieranno per inizio della loro applicazione, ammontare annuo dell’accantonamento e momento in cui sarà necessaria una copertura totale del valore del credito originario. Importante — ha spiegato il presidente della commissione per i Problemi economici e monetari, Roberto Gualtieri — è l’introduzione di un trattamento favorevole per quei crediti deteriorati che vengono acquistati sul mercato secondario.