Speriamo che il prossimo governo ricambi idea
Caro Aldo, finalmente il parere commissionato dal ministro Toninelli sul rapporto costi e benefici a proposito della esecuzione della Tav Torinolione è stato consegnato al ministro. L’apposita Commissione, coordinata dal professor Marco Ponti, ha formulato parere negativo. Tuttavia il coordinatore, contrario all’opera, aveva scelto anche 4 membri su 6. Ovvio, quindi, il no!
Oscar Roncaglia
Il Senato di Roma autorizzò la costruzione delle vie consolari, Appia, Salaria, Emilia, Aurelia sulla scorta della valutazione costi/benefici? E ai nostri tempi l’autostrada del Sole Milano-napoli e l’alta velocità ferroviaria non avrebbero superato i criteri della commissione Toninelli. Eppure sono state un successo! Luigi Fabri
Chiamparino si dichiara pronto a proporre un referendum sul Tav nella sua Regione al quale potranno unirsi i colleghi di Veneto, Lombardia, Val d’aosta e Liguria. Se i costi dell’opera saranno presi in carico da queste Regioni, allora la proposta è generosa, innovativa e lungimirante; ma se il completamento dell’opera sarà a carico dello Stato, cioè sostenuto da tutti i contribuenti, allora l’intero Paese, da Nord a Sud, ha diritto di esprimersi.
Alessandro Signetto
A chi sembra logico, prima ancora che giusto, che a decidere se fare o non fare un’opera come la Tav nell’italia del Nord, sia un movimento politico che ha preso gran parte dei voti in quella parte d’italia del Sud, che non vuole i termovalorizzatori ed è disposta a tenersi i propri rifiuti, affidandone la gestione (col fuoco) a organizzazioni non sempre legali, o a spendere soldi per mandarli all’italia del Nord, che li brucia, invece, nel fuoco legale dei propri termovalorizzatori, facendo pure profitto con la preziosa materia prima?
Gianpiero Barbero Cari lettori, prevedere che questa commissione avrebbe detto no non era difficile, per quanto manchino ancora conferme ufficiali. La speranza è che il prossimo governo ri-ricambi idea.