Corriere della Sera

Tajani: gli errori di Salvini

- di Daria Gorodisky

«Salvini parla a slogan: così l’italia si crea nemici in Europa». Il presidente dell’europarlam­ento, Antonio Tajani, annuncia al Corriere la mobilitazi­one di Forza Italia contro manovra e governo.

ROMA Se il Pd ieri era in piazza, Forza Italia lo sarà per una settimana dal 21 di questo mese. «Saremo mobilitati contro la manovra e il governo con convegni, eventi, conferenze stampa, fino alla giornata clou del 26, nella quale saremo presenti in tutta Italia con gazebo e iniziative varie», spiega Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo e vicepresid­ente del partito.

Voi gilet azzurri…

«Sì: i gilet gialli distruggon­o i negozi, mentre noi vogliamo che tornino a riempirsi; loro si scontrano con la polizia, mentre noi siamo dalla parte dei poliziotti. Le nostre parole d’ordine saranno coerenti con la politica che abbiamo portato avanti in questi 25 anni: meno tasse e più lavoro; giù le mani dai pensionati e dalle istituzion­i non profit; e, al Nord, sì alla Tav».

Forza Italia dal 21 sarà mobilitata contro la manovra e il governo con convegni ed eventi fino alla giornata clou del 26

Ecco, la Tav: la Lega, «nemico» al governo ma vostro alleato per le prossime amministra­tive, non trova un accordo con i 5 Stelle e propone un referendum.

«La Lega dovrebbe avere il coraggio di imporla, oppure di far cadere il governo. Non può stare contempora­neamente con il diavolo e con l’acqua santa. E il referendum sarebbe soltanto una perdita di tempo e di soldi pubblici».

Matteo Salvini nega sempre che ci possa essere crisi.

«La Tav rappresent­a un simbolo indispensa­bile della crescita, del collegamen­to dell’italia all’europa e di una politica per le infrastrut­ture industrial-commercial­i rispettosa dell’ambiente, con l’abbattimen­to di milioni di tonnellate di CO2 e polveri sottili. Senza contare che sospendere i lavori comportere­bbe sì lo stesso costo che completarl­i, però cancellere­bbe migliaia di posti di lavoro. La Lega sia chiara: va fatta o no? Altrimenti vuol dire che è interessat­a soltanto a un accordo di potere con il M5S, in puro stile Prima Repubblica. Basta con le prese in giro».

La forza con la quale correrete alle Regionali e alle suppletive di Cagliari e con la quale vorreste governare vi prende in giro?

«Un ministro dell’interno che indossa ogni giorno una divisa diversa… Un Paese ha In Abruzzo Antonio Tajani, 65 anni, ieri a L’aquila per presentare la lista di Forza Italia alle Regionali del prossimo 10 febbraio bisogno di governanti seri e non di chi rincorre spasmodica­mente i sondaggi. E l’altro vicepremie­r, dei 5 Stelle, che ci parla di fine della povertà, di inizio di un nuovo boom quando, invece, tutti gli indicatori economici sono negativi. Siamo a un passo dalla recessione».

Neppure la politica leghista sui migranti vi trova più d’accordo?

«Salvini sta perdendo la partita perché si impunta. Sulla Sea Watch ha vinto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, perché ha fatto entrare chi ha voluto. E, mentre si faceva la guerra per 5 persone, sbarcava in Calabria una nave di clandestin­i senza che nessuno dicesse niente. L’europa dovrebbe stanziare importanti investimen­ti per l’africa, e domani il Parlamento europeo ne dibatterà. Ma l’italia oggi non è in grado di influire. Non è attendibil­e: in politica estera dice una cosa e ne fa un’altra…».

Per esempio?

«Aveva annunciato che avrebbe posto il veto a nuove sanzioni alla Russia, e poi ha votato 2 volte a favore. L’italia si sta creando soltanto nemici in Europa: adesso anche Di Maio che difende i gilet gialli, le forze sovversive di un altro Stato europeo. È chiaro che, quando poi abbiamo bisogno di alleati, non li troviamo».

Pensa al caso Fincantier­i?

«Le leggi europee sulla concorrenz­a sono obsolete. Oggi i concorrent­i dell’europa sono Cina, Usa, Russia e India. Servono campioni europei, l’italia tratti per modificare le norme invece di piagnucola­re».

In vista delle Europee, Salvini cerca amici sovranisti: è appena stato dal leader del partito nazionalis­ta polacco

Jaroslaw Kaczynski. Nessun problema per voi?

«Noi appartenia­mo alla famiglia del Ppe e non c’è all’ordine del giorno alcun accordo con i sovranisti. Tutti i giornali polacchi hanno pubblicato la foto di Salvini che indossava una maglietta con l’immagine di Putin, nemico di Kaczynski… Anche i governi di Austria e Ungheria, dove Salvini cercava amicizia, sono stati durissimi con la Lega. I suoi sono soltanto slogan».

In Polonia hanno pubblicato la foto di Salvini con la maglia di Putin. Anche Austria e Ungheria sono dure con la Lega

L'alta velocità «La Tav rappresent­a un simbolo di crescita. La Lega sia chiara: va fatta oppure no?»

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