Buche per le strade della Capitale? «Gli automobilisti stiano più attenti»
ROMA Le buche stradali? Un dato di fatto, «non un evento straordinario», per cui sono automobilisti e motociclisti ad avere l’«obbligo» di adottare precauzioni per evitare danni a sé e agli altri. È, in sostanza, quanto scritto in una memoria difensiva presentata dal Comune di Roma nel corso della class action per «risarcimento danni da buca» promosso dal Codacons, che venerdì ha portato al primo indennizzo a un automobilista: 760 euro (641 per i danni e 119 di spese legali) per una gomma forata e un cerchione ammaccato a causa di un «cratere» non segnalato in periferia. Per l’avvocato del Comune autore della memoria, Andrea Camarda, le buche sono note — «una comune esperienza rientrante nell’id quod plerumque accidit» — quindi devono essere tenute «ben presenti dagli utenti della strada, i quali hanno l’obbligo di comportarsi diligentemente per evitare pericoli a sé o ad altri». Insomma, sono gli automobilisti ad avere l’obbligo di adottare precauzioni. «Si arrendono alle buche», commenta il Codacons, mentre Roma Capitale prepara il ricorso contro la sentenza che rischia di scatenare una tempesta di cause sul Campidoglio di Virginia Raggi: circa 900 le richieste che puntano a un ristoro di oltre un milione di euro, ma ci sono altri 300 mila tra automobilisti e scooteristi pronti a chiamare l’avvocato (fonte Codacons). «Sembra satira, ma per Raggi i danni da buche sono colpa dei romani», attacca il Pd. E il Comune a guida M5S: «Non possiamo che rispondere con i fatti». Mentre sui social, per commentare la memoria del Comune, viene postato il rimedio di Cetto Laqualunque sulle buche che «purtroppamente» infestano le strade: «Evitatele!».