La seconda vita di Francesca Una dentista sul palco a Broadway
Il segreto della giovane attrice: «Trovare la forza di diventare quello che si è»
una cosa che mai avrebbe pensato di fare: scommette tutto sulla Francesca che conosce meglio, la Francesca attrice: «Sorprendentemente quella volta non ho avuto paura anzi, forse è stata la prima volta che non ho temuto il futuro. Quando sono arrivata nella città americana dove ora vivo, sentivo un’energia mai avvertita, come se tutta la mia esistenza precedente avesse lavorato per quel momento». Certo, è stata durissima: tranquillizzare una famiglia (comprensibilmente) sotto choc, misurarsi con una metropoli costosa, studiare in un ambiente competitivo, perfezionare una lingua che, sì, padroneggiava, ma solo chi ama il cinema sa quanto sia importante per un attore conoscere le sfumature dell’idioma nel quale si esprime.
Però alla fine Francesca ce l’ha fatta. Nel giugno scorso ha terminato gli studi alla Strasberg e gli ultimi mesi sono stati una giostra di impegni che l’hanno lasciata stordita e felice. Racconta: «Ho recitato al fianco di attori come Danny Glover e Udo Kier nel film, uscito anche in Italia, Ulysses: a dark Odyssey; in agosto sono stata protagonista della pièce Two Rooms all’access Theater (uno dei teatri del circuito Off-off-broadway, fatto di realtà più piccole ma con produzioni innovative, ndr). Sempre a teatro sono stata protagonista di North of Providence, di Edward Allan Baker, mentre il mio ultimo lavoro è stato The Nina Variations, di Steven Dietz. Nel frattempo ho anche recitato in tre cortometraggi». Be’, è andata, no? «Non lo so — conclude — ma a tutti dico: trovate la forza di diventare ciò che siete».