Corriere della Sera

Di Maio e il caso L’aquila

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La vicenda

● Giovanni Caloria, 79 anni, è non vedente dalla nascita

● Nel sisma di magnitudo 4.8, che nella notte del 26 dicembre scorso ha colpito il Catanese, è riuscito a mettersi in salvo da solo, aprendo la porta di casa bloccata e danneggiat­a dalle scosse

● Tre lauree, ha insegnato per oltre trent’anni Lettere e Filosofia in un liceo di Milano. Un anno prima della pensione ha iniziato a studiare con passione il pianoforte

Quando a Natale l’etna ha fatto tremare la terra, scuotendo la sua casa a Pennisi, frazione di Acireale, Giovanni Caloria non si è perso d’animo. Così come ha sempre fatto nei suoi 79 anni di vita. E mentre la credenza cascava per terra, piatti e vetri si infrangeva­no, il professore ha raggiunto la porta d’ingresso, bloccata, riuscendo in qualche modo ad aprirla per poi uscire all’aperto, in strada. Lui, non vedente dalla nascita, ce l’ha fatta. Però i suoi amati pianoforti, uno a coda e uno verticale, erano rimasti in casa, divenuta inagibile. I vigili del fuoco, sfidando il rischio del crollo, li hanno recuperati assieme ai suoi preziosi spartiti in braille e ai suoi libri. Ora è tutto nella nuova abitazione di Santa Venerina, dove Giovanni sta per trasferirs­i, in affitto. Nel frattempo alloggia dai cugini.

«Ero sveglio quando ho sentito la prima scossa — ricorda adesso — . Mi sono spostato per uscire, ma la serratura non si apriva, danneggiat­a dai violenti sussulti. Ho spinto con forza, ho sentito il clic e finalmente sono uscito. Mentre mi spostavo, tra le stanze veniva giù tutto, mobilio, soprammobi­li. Con un po’ di fortuna me la sono cavata. E sono arrivato in piazza con la gioia di avere in bocca il mio sigaro toscano».

Dopo il sisma di magnitudo 4.8 che ha colpito i paesi ai piedi del vulcano, Giovanni si è trasferito a Santa Venerina, da alcuni cugini. Una sistemazio­ne temporanea, in attesa dell’ingresso nella nuova casa, che lo fa sentire «un profugo di lusso, qui ho il massimo dell’amore». Accanto a lui c’è la cugina Paola che sorride, commossa: «Per me può restare tutto il tempo che vuole. È autonomo, indipenden­te,

Luigi Di Maio interviene sulla richiesta ai familiari delle vittime del sisma dell’aquila di restituzio­ne del risarcimen­to dopo la condanna in primo grado della Commission­e Grandi rischi poi sfociata in assoluzion­e. «È allucinant­e», scrive Di Maio su Facebook. «Mi attiverò personalme­nte e troveremo una soluzione».

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