«Nella posta ho 25.211 messaggi Prendo ansiolitici tutte le mattine»
«Se non leggo che succederà mai? Prima la vita vera di quella virtuale»
Costantino della Gherardesca, conduttore del quiz-show di Raidue Apri e Vinci, è un accumulatore seriale di email. «Nella mia casella di posta, in questo momento, ho 25.211 email ricevute, di cui 12.966 non lette».
E perché mai non le apre?
«Premetto che, per principio, sono favorevole a tutto quello che è innovazione e progresso, ma le email le trascuro perché rispondere, organizzarle, archiviarle, sarebbe un lavoro a tempo pieno. Non ho voglia di farlo e non l’ho mai fatto».
Si è mai pentito di non aver aperto un’email?
«Più volte. Alcune importanti sono finite nello sciame di spazzatura e ho fatto brutta figura. Invece, apro tutti i Whatsapp, anzi li preferisco alle telefonate inutili, sono più sintetici».
La casella di posta piena non le mette ansia?
«Viviamo nel caos e io preferisco ignorare le aspettative dell’ecosistema digitale. Detto questo, prendo farmaci per l’ansia tutte le mattine, da anni. Potrei smettere solo se vivessi in una casa in Madagascar ad annodare cestini. Qui siamo circondati da troppi stimoli stressanti».
Myrta Merlino, conduttrice dell’aria che tira, su La 7, è un’accumulatrice di email ma senza sensi di colpa e stress. «Ho elaborato una strategia di sopravvivenza. Alcune email le giro ai miei autori, altre non le guardo. A un certo punto ho deciso che, se ci stavo dietro, diventavo pazza e mi sono pacificata».
Come è riuscita a pacificarsi?
«Ho dovuto farlo. Ho tre vite e una sola vita: ho un lavoro che da solo potrebbe riempire 24 ore, tre figli e un compagno, Marco Tardelli. La mia ossessione: il tempo. Ho tanta vita vera di cui occuparmi. Mi sono detta: sulla vita virtuale, quello che riesco, riesco».
Se non vede email importanti?
«È appena successo: il cardinal Ravasi mi aveva scritto per inserirmi nella Consulta Femminile del Pontificio Consiglio della Cultura. Me ne sono accorta quando mi ha riscritto, dopo un mese. Ero talmente mortificata che ho detto subito sì. Ma sono cose che ho messo in conto. Ho vissuto anni col senso di inadeguatezza, ora non ce l’ho più».
Che pensa quando guarda la lista delle email non lette?
«Penso: non le leggerò, che mi potrà mai succedere?».