SPAHN L’AMBIZIOSO ARRUOLA L’ESPERTO DI POPULISMO
Timo Lochocki è un giovane accademico berlinese. Esperto in scienze sociali, insegna comunicazione politica alla Humboldt Universität ed è stato anche visiting professor al Davidson College negli Usa. Trentatré anni, laureato con una tesi su «Ascesa e caduta della destra populista in Europa», Lochocki è assurto alla notorietà nazionale lo scorso anno, dopo la pubblicazione del libro «Die Vertrauensformel», manuale della politica nel quale l’autore offre «suggerimenti ai partiti moderati su come evitare che gli elettori delusi portino i loro voti alle forze estremiste». Detto altrimenti, Timo Lochocki è un esperto in populismo. Non è il solo ovviamente. Se qui ce ne occupiamo è perché da lunedì, lo studioso è entrato a tempo pieno nello staff del ministro della Sanità, Jens Spahn. È stato Spahn in persona a volerlo nel suo cerchio ristretto, a conferma che a dispetto della sconfitta nella battaglia per succedere ad Angela Merkel alla guida della Cdu, il leader dell’ala conservatrice dei cristianodemocratici continua a pensare in grande. Ma ben oltre le ambizioni di Spahn, la scelta di avvalersi dei consigli di Lochocki, teorico del «compromesso borghese», è un segno dello Zeitgeist. Un leader politico che non vuole abbandonare il campo alle forze estremiste, non può oggi fare a meno di misurarsi e offrire soluzioni non demagogiche ai temi e alle ansie che assillano le persone, fossero anche soltanto paure percepite. «Le decisioni di politica della salute hanno conseguenze concrete sulla vita quotidiana dei cittadini e quindi costituiscono una buona opportunità per conquistare la loro fiducia», ha spiegato il ministro.
Non ultimo perché, come spiega Lochocki, è solo una questione di tempo perché la crisi dell’ordine liberale innescata da Trump in America e dalla Brexit in Gran Bretagna, raggiunga con gli interessi anche le sponde dell’europa.
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