Corriere della Sera

«Rispetto la camorra» L’ad del Teramo segnalato alla Figc

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«La camorra è una scelta di vita, io ho sempre rispettato loro, loro hanno rispettato me, dire che è una montagna di m... no». L’uscita di Nicola di Matteo (foto), nuovo amministra­tore delegato del Teramo Calcio di origini campane, ha ovviamente scatenato un putiferio. La Lega Pro ha segnalato le parole di Di Matteo alla Procura federale e ha attivato il proprio Comitato etico, presieduto dal prefetto Francesco Cirillo. «La Camorra è una organizzaz­ione criminale, nulla può accomunarc­i. Noi siamo e saremo contro sempre, senza se e senza ma. Una dichiarazi­one assurda e vergognosa», ha tuonato il presidente Francesco Ghirelli. «Stupore e riprovazio­ne per le parole dell’amministra­tore delegato del Teramo Calcio». Lo scrive su Twitter il presidente della Commission­e parlamenta­re antimafia, Nicola Morra (M5S). «Lo sport non può che essere rispetto delle regole, chi considera la camorra una realtà da rispettare è un soggetto che dello sport e non solo non ha capito lo spirito», osserva Morra. «Non rinnego la mia terra, né le mie origini, ma ribadisco un concetto già affermato: ognuno di noi ha il diritto di scegliersi la sua strada e disegnare il proprio percorso», conferma Di Matteo. Erano stati il sindaco di Teramo, Gianguido D’alberto, e il capogruppo, Luca Pilotti, a sollevare la questione: «Non è benvenuto a Teramo chi la pensa così. la camorra è criminalit­à, non una scelta di vita».

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