Corriere della Sera

Battisti già in volo, oggi in Italia

Il terrorista arrestato in Bolivia e subito espulso. Bonafede: «Sconterà l’ergastolo»

- Battistini, Caccia M. Caprara, Cotroneo Guastella

Arriverà oggi in Italia Cesare Battisti, l’ex terrorista, arrestato in Bolivia e subito espulso dal Paese sudamerica­no, dopo anni di latitanza in Brasile. L’annuncio del rientro nel nostro Paese è stato dato dal premier Giuseppe Conte. La soddisfazi­one del capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Finita la pacchia» ha commentato il ministro dell’interno, Matteo Salvini. «Sconterà l’ergastolo» ha garantito il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. «Uccise mio padre, ora avrò giustizia» dice Alberto Torregiani, figlio di Pier Luigi, il gioiellier­e assassinat­o da Battisti nel 1979.

«Quell’italiano consegnate­lo agli italiani. Niente passerella in Brasile!». Alla fine il martello l’ha battuto Evo Morales, il presidente della Bolivia. Ultimo leader presentabi­le della sinistra latinoamer­icana — e con qualche pressione interna affinché a Cesare Battisti venisse addirittur­a concesso l’asilo politico — Morales a metà giornata spiazza i brasiliani e il governo di estrema destra appena insediato. Quando Jair Bolsonaro, con la consueta virulenza, twitta parole come «l’assassino italiano e compagno di ideali di uno dei governi più corrotti mai esistiti al mondo (Lula, ndr)», i boliviani dicono alt.

A quel punto anche a Roma prendono atto che il programma era cambiato, non ci sarebbe stata la desiderata tappa intermedia voluta dai brasiliani. Prima il premier Giuseppe Conte, poi il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede annunciano infine l’arrivo di Battisti per stamani a Roma. La previsione dell’esultante Matteo Salvini è per le 12.30, aeroporto di Ciampino.

La lunghissim­a giornata boliviana, iniziata con l’anticipazi­one di Corriere.it sulla cattura di Battisti nella città di Santa Cruz de la Sierra, ha avuto momenti di tensione e notizie contraddit­torie. Compreso un ultimo appiglio per Battisti.

In giornata il governo di Morales fa sapere che l’ex terrorista, il 21 dicembre scorso, ha presentato una domanda per ottenere asilo politico in Bolivia, proprio come aveva fatto qualche anno fa in Brasile. Un organismo chiamato «Difensore del popolo» sostiene che la legge vieta di espellere uno straniero che abbia chiesto rifugio prima che la domanda venga analizzata. Se un giudice avesse accolto la tesi, Battisti sarebbe potuto tornare in libertà in qualunque momento.

In una conferenza stampa il ministro dell’interno boliviano Carlos Romero è sbrigativo. «Non sappiamo da dove sia entrato, né da quando sia qui. Ma si tratta di un cittadino straniero in situazione migratoria irregolare e va espulso immediatam­ente. Nelle prossime ore verrà consegnato alle autorità italiane nell’aeroporto internazio­nale di Santa Cruz».

Un decennio di stretta amicizia tra la Bolivia dell’«indio» Morales e l’ex presidente brasiliano Lula oggi in disgrazia non si poteva cancellare sull’altare della realpoliti­k. Da qui la decisione di consegnare direttamen­te Battisti alle autorità italiane, all’aeroporto. Sfumava così tutto quello che si erano detti, fin dalla prima mattina, Bolsonaro e i nostri Conte e Salvini. Com- plimenti, scambi di cortesie e la definizion­e del latitante come «pacco regalo» dal Brasile all’italia. L’aereo militare brasiliano che stava volando in Bolivia per portare Battisti a San Paolo, dove sarebbe stato presentato come preda, ha fatto marcia indietro. Quello italiano che doveva fermarsi in Brasile ha tirato dritto fino in Bolivia.

È una questione solo formale, perché Battisti ha 64 anni, ma il cambio di programma potrebbe peggiorare la sua posizione di detenuto in Italia. In teoria i giudici italiani possono confermare la pena all’ergastolo, mentre se fosse partito dal Brasile, a causa di un impegno precedente con le autorità locali, non avrebbe dovuto scontare più di 30 anni. In questo caso ci

La richiesta

Aveva presentato una domanda d’asilo politico al governo di La Paz il 21 dicembre

La protezione

Per i brevi spostament­i dopo la cattura è stato protetto con un giubbotto antiproiet­tile

sarebbero anche stati gli sconti di pena per i periodi già passati in carcere a Brasilia (4 anni) e molto tempo fa anche in Italia.

A metà pomeriggio Cesare Battisti è stato spostato dal commissari­ato di Santa Cruz all’aeroporto. Di nascosto dai fotografi, tra un enorme apparato di sicurezza. Gli fanno indossare persino un giubbotto antiproiet­tile, non si sa mai.

Arriva l’ambasciato­re italiano. Alle 22 ora italiana il decollo, destinazio­ne Ciampino. La lunga latitanza stavolta è finita per davvero.

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Cesare Battisti, 64 anni, sull’aereo verso l’italia con la polizia
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 ??  ?? In aeroporto Cesare Battisti ripreso pochi istanti prima di salire sull’aereo che lo riporterà in Italia; l’arrivo è previsto per oggi
In aeroporto Cesare Battisti ripreso pochi istanti prima di salire sull’aereo che lo riporterà in Italia; l’arrivo è previsto per oggi

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