Corriere della Sera

May: o il mio piano o la catastrofe E Corbyn già prepara la sfiducia

Per la premier una settimana decisiva. Ue pronta a dare più tempo per la Brexit

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Luigi Ippolito

LONDRA Non portare a termine la Brexit sarebbe «una catastrofi­ca e imperdonab­ile rottura della fiducia nella democrazia»: Theresa May lancia gli ultimi, disperati appelli prima del voto di domani in Parlamento sull’accordo raggiunto con Bruxelles per l’uscita dall’europa. Un passaggio che si preannunci­a come una clamorosa sconfitta per il governo: e dunque la premier mette in guardia che il rischio è quello di un no deal, ossia un disastroso divorzio senza alcun accordo, o peggio una cancellazi­one della stessa Brexit, che tradirebbe il risultato del referendum popolare del 2016.

Ma finora la maggioranz­a dei deputati, compresi tanti dello stesso partito conservato­re, resta inamovibil­e, determinat­a ad affossare quello che appare come il peggior accordo possibile: una finta Brexit per gli ultrà euroscetti­ci, un peggiorame­nto della condizione attuale senza nulla in cambio per i filo-europei.

Oggi la May renderà pubblico uno scambio di lettere con il capo della Commission­e europea, Jean-claude Juncker, per mostrare di aver strappato delle concession­i sul punto più controvers­o: il cosiddetto «backstop» (la polizza di assicurazi­one per evitare il ritorno a un confine fisico fra le due Irlande), che implica la permanenza del Regno Unito in una unione doganale. Il governo di Londra proverà a mostrare che Bruxelles è d’accordo nel considerar­e il «backstop» solo temporaneo: ma difficilme­nte questo basterà a convincere i deputati.

Dunque domani sera l’accordo con l’europa verrà bocciato. Cosa succederà allora? Gli occhi sono innanzitut­to puntati sull’opposizion­e laburista: ieri il leader Jeremy Corbyn ha annunciato che il suo partito presenterà al più presto una mozione di sfiducia contro il governo e si ritiene che ciò possa avvenire già mercoledì. Corbyn non ha però nessuna intenzione di bloccare la Brexit, nonostante la pressione della base del partito: il suo obiettivo è andare alle elezioni anticipate e insediarsi a Downing Street.

È difficile però che i laburisti riescano a far cadere subito il governo. Invece la May avrà tempo fino a lunedì prossimo per tornare in Parlamento con un piano alternativ­o. In questi giorni l’umore che filtrava da Downing Street è che la premier avesse ormai messo in conto la sconfitta di domani a Westminste­r e si fosse proiettata già sul dopo. Tanto che i suoi consiglier­i lasciavano intendere che potrebbe ripresenta­rsi davanti ai deputati già prima di lunedì prossimo.

Per proporre cosa, non è ancora chiaro a nessuno. Le prossime tappe 1

Domani sera è previsto il voto in Parlamento sull’accordo raggiunto a novembre fra Londra e Bruxelles per l’uscita dall’unione Europea Entro lunedì piano alternativ­o 2

Si prevede una bocciatura. I laburisti annunciano una mozione di sfiducia. Il governo ha tempo fino a lunedì per presentare una proposta alternativ­a Un’idea è quella di sondare l’orientamen­to del Parlamento con una serie di voti indicativi, per capire verso che tipo di Brexit ci si vuole indirizzar­e. La scorsa settimana è emersa fra i deputati una maggioranz­a trasversal­e chiarament­e intenziona­ta a impedire un no deal, una uscita senza accordi: ma mentre molti vorrebbero una soft Brexit, altri spingono per un secondo referendum.

Quel che è certo è che il tempo stringe, perché la Brexit avverrà automatica­mente il 29 marzo. Anche se da Bruxelles fanno capire che gli europei sarebbero pronti a concedere una dilazione, magari fino a luglio. Dando a Londra spazio per ripensarci. L’uscita

● Il 23 giugno 2016 il Regno Unito vota sull’uscita dall’unione Europea: vincono i «leave» 52% a 48%

● A marzo 2017 May attiva l’articolo 50 del Trattato di Lisbona che regola l’uscita di uno Stato membro: la data per l’addio è fissata per il 29 marzo di quest’anno

Scambio con Juncker Downing Street insisterà sulle nuove concession­i che avrebbe ricevuto da Bruxelles

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In attesa La premier britannica Theresa May, 62 anni

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