L’eleganza di Catherine
La diva manda all’asta 260 pezzi del suo guardaroba Abiti e accessori, firmati YSL, da 100 a 5.000 euro
e la nostra malinconia ci ha riuniti. Avevo 20 anni e ho avuto dunque il privilegio di accedere a questo lusso voluttuoso, di formarmi l’occhio e il gusto al suo fianco. Mi ha vestito molte volte al cinema e penso che Belle de jour gli debba molto».
Dopo l’abito per incontrare la regina, Deneuve chiese a Saint Laurent un altro vestito per la serata di lancio di «Les Demoiselles de Rochefort» I film di Catherine Deneuve: i suoi genitori erano doppiatori
L’incontro tra Catherine e Yves Saint Laurent è raccontato dalla stessa Deneuve: «Nel 1965, invitata a essere presentata alla regina d’inghilterra, mio marito David Bailey che era un fotografo di moda mi suggerì di chiedere a Yves Saint Laurent un abito da sera. Andai da lui con una foto della collezione russa, che lui accettò di adattare a me. Un abito lungo bianco con ricami rossi: fu l’inizio di una lunga collaborazione e di un’amicizia». (uscito in Italia come «Josephine»). E poi chiese al regista Luis Buñuel che i suoi costumi di scena per «Bella di giorno» venissero affidati a Yves Saint Laurent.
I prezzi di partenza vanno da 100 euro fino ai 5.000 per un abito charleston con ricami di perle della collezione alta moda primavera-estate 1969, il modello che Catherine Deneuve indossava la sera in cui incontrò Alfred Hitchcock, Philippe Noiret e François Truffaut. Uno smoking indossato dall’attrice per i vent’anni della maison Saint Laurent nel 1982 è valutato 1.500 euro.
Nessun contratto formale ha mai legato Catherine Deneuve e Yves Saint Laurent, fatto non abituale quando le star del cinema e della moda collaborano. Non ce ne fu mai bisogno, perché la loro amicizia rendeva superflue clausole legali e sponsorizzazioni.
L’asta sarà un modo per ripercorrere alcuni momenti decisivi della carriera di Deneuve e quindi della storia del cinema. «Tra gli abiti più importanti — dice la commissaria alla vendita Camille de Foresta — c’è quello stampato di fiori rosa e viola che Catherine portava quando Indocina di Régis Wargnier ottenne il Golden Globe di migliore film straniero nel 1993, o il modello in tulle visto in Dancer in the dark di Lars Von Trier, palma d’oro a Cannes nel 2000».