Torna Berlusconi: fermai i comunisti, ora questo governo
In Sardegna l’annuncio della candidatura al voto di maggio: oggi saremmo primi, il centrodestra presto tornerà unito
«Alle europee mi candiderò, sarò in campo per fermare questo governo come nel 1994 quando decisi di fermare i comunisti». Silvio Berlusconi torna in Sardegna e annuncia che sarà in lista nel voto di maggio.
Il gazebo bianco è piazzato di fronte a un ristorante cinese, adesso chiuso. Il microfono gracchia un po’, la folla spinge, l’inno di Forza Italia («che siamo tantissimi...») viene coperto per qualche istante dalla sirena di un’ambulanza che passa. La nuova discesa in campo di Silvio Berlusconi si materializza davanti a un incrocio un po’ così di Quartu Sant’elena, in Sardegna. «Alla bella età che ho — dice l’ex premier, che a settembre ne ha fatti 82 — per senso di responsabilità ho deciso di andare in Europa». La candidatura di Berlusconi alle Europee del prossimo 26 maggio era nell’aria da tempo. Ma non è un caso che l’annuncio ufficiale arrivi proprio adesso.
Esattamente 25 anni fa, il 18 gennaio del 1994, ci fu la prima discesa in campo di Berlusconi, con la nascita di Forza Italia, che poco dopo vinse a sorpresa le elezioni contro la «gioiosa macchina da guerra» di Achille Occhetto. L’ex presidente del Consiglio non si sottrae certo al parallelismo: «Allora scesi in campo per sconfiggere i comunisti. Stavolta lo faccio per mandare a casa i grillini, che sono molto peggio. Almeno i comunisti presentavano persone che sapevano come amministrare. Questi portano solo dei candidati a caso».
Berlusconi è tornato in Sardegna, «la mia seconda casa» dice per scaldare la platea, perché questa domenica si vota in otto Comuni del cagliaritano. Bisogna sostituire Andrea Mura, il deputato che si é dimesso dopo essere stato cacciato dal Movimento 5 Stelle perché non voleva sacrificare la sua passione per la vela al lavoro di Montecitorio. «Quelli del Movimento 5 Stelle — infierisce Berlusconi — sono degli scappati di casa. Come il deputato che era stato eletto qui, che ha preferito la barca e il mare all’impegno in Parlamento». Sono le stesse parole usate il giorno prima da Matteo Salvini. Del resto a queste elezioni suppletive il centrodestra si presenta unito, con la Lega, Forza Italia e Fratelli d’italia, che hanno scelto insieme la candidata azzurra Daniela Noli. Prove di una maggioranza diversa? Lui lo teorizza
Ieri e oggi
«Nel ‘94 scesi in campo contro i comunisti, ma i grillini sono peggio perché incompetenti»
pure nei suoi mini comizi, tra un selfie e una stretta di mano. «Vedrete che presto il centrodestra tornerà unito, se oggi si votasse in tutto il Paese sarebbe primo. Quella tra Lega e Movimento 5 Stelle é una alleanza innaturale, una iattura. Non credo che abbia molto tempo a disposizione. Solo il potere ha fatto trovare un accordo». Ma dove si candiderà Berlusconi?
Dal suo staff fanno sapere che dovrebbe essere capolista in tutti i collegi. Dalla Lega non arriva nessun commento ufficiale, ma non devono aver fatto i salti di gioia. Berlusconi, però, prova a volare alto, a farne una questione geopolitica: «In Europa soffia il vento del populismo e ogni Paese guarda al suo orticello, il signor Trump ha deciso di tirare indietro l’america. Se non facciamo nulla noi, sapete come andra a finire? A capo di tutto il mondo ci sarà l’impero cinese!».
Applausi, anche se nell’ultimo comizio del giorno, a Cagliari, la piazza é mezza vuota. E pure qualche risata, quando si rivolge a una signora in prima fila: «Lei, sì lei signora. È così bella, avrà avuto almeno una trentina di fidanzati. Li chiami tutti e li convinca a votare per noi. Fate tutti come la signora, vi nomino missionari della democrazia e della libertà. Se vinciamo torno qui in Sardegna e offro un pranzo a tutti quelli che vorranno partecipare». Come ai vecchi tempi.