Quei dettagli che ci svelano le vite degli altri
La nostra superficialità e la nostra indifferenza ci portano a pensare ai migranti come a masse impersonali, in forma di numeri e percentuali… Quanti sono? Di quanto sono di-minuiti gli arrivi? Quanti a noi e quanti a voi? Raramente ci domandiamo: chi sono? Che vite avranno? Da dove pro-vengono? Pensiamo a generici luoghi di conflitto e di miseria. È il modo miglio-re per tenersene debitamente a distan-za. Pensarli tutti uguali, con gli stessi desideri, le stesse paure, le stesse ambi-zioni, le stesse vite: il viaggio li rende uguali, privi di storie individuali e identiche parti di un’unica storia (per lo più molto fastidiosa o minacciosa per la nostra tranquillità). Poi da quella massa così lontana salta fuori una piccola vita (e/o una «piccola» morte) e solo allora, di fronte a una briciola o
L’identità
Pensiamo ai migranti come a masse impersonali, in forma di numeri. Raramente ci domandiamo chi sono
a un dettaglio ravvicinato e reale, la nostra coscienza si risveglia in un (provvisorio?) sussulto di commozione o, come si dice, di empatia. Con le domande più ovvie. Dunque quel ragazzino maliano, di cui non sappiamo nulla, aveva fatto le scuole? E aveva una buona pagella a cui teneva tanto al punto da cucirla in una tasca per portarsela con sé nel viaggio della speranza? Probabilmente quel documento scolastico era immaginato come un talismano capace di aprire le porte del futuro: un talismano di orgoglio, di riscatto e di consapevolezza da far valere al momento giusto. Purtroppo il momento giusto non è arrivato, perché il giovane naufrago è affogato in mare con il suo talismano, che non è riuscito a salvarlo. Ma basta un niente per distoglierci dalle nostre sicurezze e avvicinarci alle vite degli altri: cominciare a conoscerle per vie traverse, strambe, attraverso un oggetto, una frase, un gesto. Dovremmo fare uno sforzo di immaginazione. Ogni volta, di fronte alle masse e ai numeri che ci vengono propinati, pensare di quanti oggetti personali, anche più insignificanti di una pagella con ottimi voti, è pieno il nostro mare. Talismani di vite perdute in una gigantesca tragedia a cui non siamo estranei.
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