Cairo: il 2019 sarà l’anno dello sviluppo digitale per Rcs
Per Rcs il 2019 sarà l’anno dell’accelerazione digitale. «Un settore nel quale siamo già presenti in modo rilevante ma che intendiamo sviluppare» ha detto ieri l’editore Urbano Cairo, al quale oltre al gruppo del «Corriere della Sera», fa capo con Cairo Communication anche il network «La7». La rete televisiva, ha osservato Cairo partecipando a un incontro con gli investitori in Mediobanca, «fa numeri impressionanti sia come ricavi pubblicitari, sia come ascolti». Questi ultimi sono in aumento del 15% nelle prime due settimane del mese di gennaio trainati dal gradimento del pubblico per i programmi di approfondimento giornalistico, come già era stato rilevato nel corso del 2018 con un trend di crescita costante dopo il risultato elettorale del 4 marzo.
In Rcs, ha spiegato l’editore e presidente, «stiamo lavorando per far sì che sia ancora un anno positivo e in particolare in tema di obiettivi da raggiungere nel digitale».
Oggi il fatturato dell’area digitale di Rcs è di circa 160 milioni su un totale di circa 980. «Parliamo del 17%, ma vogliamo chiaramente crescere». Lo stesso vale per gli abbonamenti digitali: «Ne abbiamo 133 mila circa ma intendiamo aumentarli a ritmi importanti». Quanto al bilancio, la chiusura dell’esercizio 2018 si profila positiva per Rcs con la possibile discesa del debito sotto quota 200 milioni e l’ipotesi di un ritorno al dividendo: «Vediamo i conti, non anticipiamo nulla. Sono sempre ottimista e mi aspetto di essere in linea con quanto previsto — ha osservato — ma per il dividendo è il consiglio che propone e poi l’assemblea che delibera l’eventuale cedola». L’attenzione è rivolta infine all’apertura dell’arbitrato relativo alla vendita alla società americana Blackstone della sede storica del «Corriere» in via Solferino avvenuta nel 2013. Rcs si riferisce alla legge che salvaguarda chi si trova a cedere beni a prezzi molto inferiori ai valori di mercato mentre attraversa una condizione di difficoltà nota all’acquirente. La vendita dell’immobile che il «Corriere» occupa da 115 anni nel centro di Milano è avvenuta per 120 milioni insieme al riaffitto dello stesso per 10,4 milioni annui. Rcs ha promosso l’arbitrato alla Camera arbitrale di Milano. «Aspettiamo l’ arbitrato, riteniamo di avere argomentazioni forti — ha detto Cairo, che ha assunto il controllo di Rcs nell’agosto del 2016 — noi abbiamo nominato il nostro arbitro, il professor Vincenzo Roppo, e loro hanno fatto lo stesso incaricando il professor Vincenzo Mariconda. Adesso i due arbitri dovranno nominare un presidente, quindi la situazione procede. Non voglio dire altro, rispettiamo chi dovrà giudicare».