La «Marcia delle donne» in America perde slancio
È il fine settimana delle marce, delle piazze contrapposte negli Stati Uniti. Ieri migliaia di persone, centomila circa secondo gli organizzatori, hanno sfilato lungo la Mall di Washington, per la quarantaseiesima edizione della March for Life, l’appuntamento degli anti abortisti. Donald Trump ha mandato un messaggio. Il vice presidente, Mike Pence, si è fatto invece vedere, accompagnato dalla moglie Karen. Oggi la risposta dell’altro campo: la Women’s march. Un’iniziativa lanciata due anni fa da quattro attiviste: si rivelò un successo clamoroso con milioni di donne in piazza nella capitale, nelle altre città americane e in molti altri Paesi. Cappellini rosa a forma di gatto (Pussyhat), slogan contro il neo eletto presidente Trump. È il movimento che è cresciuto con Me Too e che ora, però, sembra aver perduto slancio. Oggi sono attese 75-100 mila persone. Ieri intanto Linda Sarsour, una delle quattro cofondatrici della Women’s March ha presentato Women’s Agenda, una piattaforma di
Defezioni
La senatrice Harris non ci sarà, Gillibrand andrà in Iowa (con un occhio al 2020)
10 punti che verranno sottoposti ai parlamentari in corsa per le elezioni del 2020. Nella lista figurano, tra l’altro: aumento della paga minima federale; misure per contrastare la violenza contro le donne; tutela dei diritti sulla riproduzione. Il passaggio da movimento a soggetto con obiettivi politici concreti non è accompagnato dall’appoggio dei democratici. Nel 2017 il comitato nazionale del Partito sostenne ufficialmente la manifestazione. E diverse parlamentari presero la parola salendo sui palchi montati lungo il percorso. Una fu la senatrice Kamala Harris, ora probabile candidata nelle presidenziali del 2020. Un’altra fu la senatrice Kirsten Gillibrand, che ha appena annunciato di essere in corsa per la Casa Bianca. Oggi Harris non ci sarà; Gillibrand sì, ma in Iowa, già in campagna elettorale. Molti democratici hanno preso le distanze dalla manifestazione accusando Tamika Mallory, afroamericana di 38 anni, co-presidente della Marcia, di non aver mai condannato l’antisemitismo coltivato dal suo punto di riferimento: Louis Farrakan, leader della «Nation of Islam».