«Post razzista» Consigliera del Carroccio condannata
Tre anni fa era solo una militante, poi la 34enne Federica Epis con 3.415 preferenze a Brescia è assurta consigliere regionale in Lombardia, apprezzata evidentemente dalla «Lega Lombarda Salvini» anche per posizioni come quella su Facebook del 12 giugno 2015: «Questo è l’elenco di cooperative e operatori che con la faccetta misericordiosa di chi fa la beneficenza stanno invece lucrando sul traffico di clandestini». Su ricorso di due coop, ora la I Corte d’appello civile di Brescia dichiara il «carattere discriminatorio e/o molesto» del post in base alla norma del 2003 antidiscriminazione che qualifica molestia razziale il «comportamento indesiderato posto in essere per motivi di razza o origine etnica, avente lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una persona e di creare un clima intimidatorio o ostile». Il post della leghista (condannata a pagare 2.000 euro a testa alle due associazioni patrocinate da Marta Lavanna e Alberto Guariso di Asgi, più 6.500 euro tra spese legali e lite temeraria) era «certo idoneo» (laddove evocava il lucro) «a creare un “clima intimidatorio” e “ostile” nei confronti delle associazioni che può avere senz’altro ripercussioni dirette sui servizi resi ai richiedenti asilo». E chiamarli clandestini «significa insinuare siano in posizione di illegalità, con “l’effetto di violare la dignità” di questa categoria di individui».