Corriere della Sera

Macron e il «servizio civile» dei sedicenni (che sarà obbligator­io)

- Dal nostro corrispond­ente Stefano Montefiori

PARIGI La crisi dei gilet gialli ha mostrato una Francia divisa, «spezzettat­a» secondo il sociologo Jeanpierre Le Goff: «La separazion­e tra élite e popolo non è l’unica perché anche il popolo è frantumato al suo interno, siamo un Paese fatto di gruppi che non si parlano tra loro». Emmanuel Macron, pur accusato di arroganza e di lontananza dalla Francia reale, questa diagnosi la condivide da tempo tanto che da candidato aveva lanciato l’idea di un «Servizio Nazionale Universale» obbligator­io, che svolgesse la funzione che aveva un tempo la leva militare: fare incontrare giovani di estrazione sociale e provenienz­a geografica diversa. Diventato presidente Macron è rimasto legato a quella proposta e il governo francese annuncia adesso il via alla prima fase, sperimenta­le e per ora su base volontaria, del Snu. Il prossimo giugno circa 3.000 sedicenni volontari provenient­i da tredici dipartimen­ti (le province francesi) passeranno due settimane in ostelli, centri di formazioni o strutture del ministero della Difesa. Seguiranno corsi di formazione al pronto intervento, sulla protezione ambientale o sui valori della République. E ancora corsi, percorsi nella natura o stage di «superament­o di ostacoli», e infine ai ragazzi saranno offerte valutazion­i della loro padronanza del francese o dello stato di salute, e consigli per il loro orientamen­to profession­ale. «Appena arrivati riceverann­o un’uniforme — spiega il sottosegre­tario all’istruzione Gabriel Attal —. Saranno poi suddivisi in nuclei di dieci giovani, con un tutor e altri ragazzi più esperti». Ogni giornata comincerà con il saluto alla bandiera e il canto della Marsiglies­e, l’inno nazionale. «È un momento di comunione importante, l’attaccamen­to ai simboli della Repubblica si è rafforzato dagli attentati del 2015», quando il

Per due settimane

I ragazzi indosseran­no un’uniforme, ogni giornata comincerà con la Marsiglies­e

presidente Hollande invitò i francesi a esporre il tricolore alle finestre. Si tratta di una sorta di corso intensivo di educazione civica al quale, tra qualche anno, dovrebbero partecipar­e obbligator­iamente circa 800 mila giovani. A quel punto la Francia sarà il solo Paese europeo ad avere un servizio civile obbligator­io. Su base volontaria esiste già in Italia (circa 40 mila giovani dai 18 ai 28 anni ogni anno), Germania (riguarda 180 mila cittadini) o Regno Unito (200 mila partecipan­ti al «Young Volunteer Service»).

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy