Il no alla corruzione di Norma Torres
«Quando si svegliò, il dinosauro era ancora lì», è un famoso racconto di Augusto Monterroso, lo scrittore guatemalteco che si è esercitato nella misura brevissima con una prosa brillante e ironica. Ben più lunga è la storia del suo Paese (che lo costrinse all’esilio), segnata da spietate dittature militari e dalla sanguinosa offensiva della guerriglia. Come se tutto questo non bastasse, la corruzione ha sempre dominato la vita pubblica. Non è un caso che Jimmy Morales, un popolare comico, sia diventato presidente nel 2015 (succedendo a Otto Pérez Molina, costretto a dimettersi e poi arrestato) gridando alla folla: «Non sono un ladro».
Era solo uno slogan. Appena la Commissione nazionale contro l’impunità (Cicig), promossa dall’onu, ha iniziato a indagare su alcuni finanziamenti elettorali irregolari, aprendo un procedimento anche contro suo fratello e suo figlio, l’ex paladino dell’onestà ha ordinato al magistrato colombiano Ivan Velásquez e ai suoi collaboratori di fare le valigie. A difendere il loro lavoro c’è, soprattutto, la parlamentare democratica americana Norma Torres. «Il popolo — ha detto in una intervista a El País — è stato molto chiaro: non vuole che si torni indietro».
Ecco una delle ragioni per cui questa immigrata guatemalteca cinquantatreenne (la famiglia è arrivata negli Stati Uniti quando era bambina), eletta in California, sta guidando la battaglia nel Congresso per impedire che la decisione di Morales (contro la quale si è espressa la Corte costituzionale) abbia conseguenze disastrose. I numeri parlano chiaro: grazie all’impegno della commissione dal 2007 a oggi sono state condannate 310 persone (politici eletti, manager, funzionari statali) e smantellate sessanta reti criminali.
Norma Torres è la prima firmataria di una mozione, presentata giovedì da quarantasette parlamentari, che chiede al presidente Trump di imporre sanzioni nei confronti dei corrotti e di sospendere gli aiuti. «L’anno scorso — ha ricordato — abbiamo versato al Guatemala 640 milioni di dollari per migliorare la professionalità della polizia e potenziare le indagini. Possiamo e dobbiamo bloccarli». I repubblicani sembrano contrari. Se il dinosauro fosse il vecchio mondo, bisogna provare a spostarlo.