Corriere della Sera

E il «fatto a mano» sfila (a sorpresa) nelle stanze segrete

- Gian Luca Bauzano

Una profession­e? Non se ne parla. Della condivisio­ne di un ideale, sì. «Vissuto con passione e amore». Domenico Dolce cuce il ritratto del mondo della sartoria. «Vi siamo legati sin da quando sfilavamo in Santa Cecilia (negli anni ‘80 la sede della griffe ndr) — ricorda Stefano Gabbana —. Oggi la sartoria è cresciuta. Non ne abbiamo mai potuto fare a meno»: il regno del fatto a mano. Dove ogni punto dato, la stiratura di una manica, il perfetto appiombo di un abito sono atti d’amore. Di norma tutto questo accade «dietro le quinte». Perché allora non rivelarlo, si son detti Domenico e Stefano? Hanno deciso, nel corso della fashion week milanese, di dar vita a una seconda sfilata: a sorpresa, esclusiva, poche centinaia di invitati, ospitata (la prima volta nella loro storia) negli spazi del quartier generale in viale Piave, a pochi metri dal Metropol, dove sfila il pret-àporter. Sull’invito bianco in bella grafia la scritta: Fatto a mano, chiara dichiarazi­one d’intenti. Si sfila nei saloni dove nascono le collezioni, tra tavoli con sarti impegnati nel taglio e cucito. Gli ospiti scoprono le stanze segrete dove si creano l’alta moda e gli accessori: unico luogo vietato gli uffici dei due creativi. Ecco capispalla classici e sportwear dal lusso estremo; costruzion­i sartoriali ottenute con «analoghe perizia e manualità — dice Dolce —necessarie a dar vita a un orologio, partendo dal più piccolo ingranaggi­o». Cappotti cammello con spalle architetto­niche, proposti pure in versioni dai cromatismi accesi, ottanio e geranio. Spontaneo pensare all’alta sartoria. «Ma quelli sono capi irripetibi­li», dice Dolce. «Questi invece sono replicati — dice Gabbana — . Ma solo la tradizione del fatto a mano permette a una di queste giacche scelte oggi di far provare anni dopo la stessa gioia nell’indossarla della prima volta». Accade grazie al Dna dell’arte del saper fare e bene, italiano. «Nulla di gridato ed essenziali­tà — dicono gli stilisti —. Un concetto di eleganza che vogliamo sia amato dai giovani».

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