Operazione trasparenza, Tim scivola in Borsa
Titoli in calo del 7% a Piazza Affari dopo i dati preliminari. Gubitosi stringe sul nuovo piano
Il ritorno alla realtà costa a Tim oltre 760 milioni. Ieri, dopo la diffusione dei risultati preliminari del gruppo telefonico, a Piazza Affari si è scatenata un’ondata di vendite con il titolo Tim che ha chiuso in calo del 7,2% con oltre il 2,4% del capitale passato di mano. A provocare lo scivolone è stata la decisione del consiglio di diffondere al mercato, per la prima volta, i risultati preliminari del 2018 da cui è emerso un quadro differente rispetto a quello che fin qui era stato descritto. Lo scostamento dei risultati rispetto ai target fissati dal piano dell’ex amministratore delegato Amos Genish, in particolare sul mercato domestico, non era noto. «Un atto di trasparenza che ci voleva» ha commentato Ubs, mentre Moody’s ha addebitato i risultati alle «continue pressioni competitive sul mercato italiano». Per cambiare la rotta l’amministratore delegato Luigi Gubitosi sta lavorando a un nuovo piano strategico, che verrà presentato il 22 febbraio.
Vivendi, primo socio di Tim, ha contestato la decisione di diffondere i risultati preliminari, presa con «l’obiettivo di incolpare Amos Genish», scelto dai francesi per la guida del gruppo telefonico, e hanno ribadito la necessità di cambiare la governance. Il 29 marzo gli azionisti di Tim dovranno votare la revoca di 5 consiglieri indicati dal fondo Elliott, chiesta dai francesi per riprendere il controllo del board. «Qualunque sia l’esito — hanno sottolineato da Parigi — Vivendi riafferma con forza il diritto di convocare una nuova assemblea in estate qualora la governance e i risultati economici non migliorino». «L’andamento dei risultati — ha risposto Tim — sono il risultato di un piano e di un amministratore delegato indicati a suo tempo da Vivendi». Quanto alla decisione del board, «informare il mercato non solo è buona prassi, ma anche un obbligo di legge in questo Paese» e il consiglio «avendo ricevuto informazioni rilevanti sull’andamento gestionale, ha ritenuto opportuno comunicarle».
Le accuse
Vivendi accusa: «Volete dare la colpa a Genish» Ma Tim: «Informare è un obbligo di legge»