Milano-cortina non è più una passeggiata
Bisogna scrivere al passato: Milanocortina era nettamente in vantaggio su Stoccolma. Al Cio a Losanna, dove di Olimpiadi se ne intendono, non credono ai loro occhi (e pure alle loro orecchie): giorno dopo giorno la candidatura italiana sta perdendo colpi. Non sarà una passeggiata. Vince chi prende più voti, conta solo questo. Il 24 giugno a Losanna la sessione Cio sceglierà la città olimpica invernale del 2026. Voteranno in 87, chi avrà la maggioranza più uno potrà esultare: con 44 voti si porta a casa l’olimpiade. Milanocortina sta perdendo voti che stanno passando a Stoccolma. La posizione anti Francia a livello politico motiva il trasloco del consenso olimpico di alcuni membri Cio verso la Svezia. Anche certe asprezze politiche verso la Germania stanno dando frutti antiolimpici: il Cio ha equilibri delicati, alcuni suoi membri sono sensibili a certe sollecitazioni. Al Cio, negli ambienti che contano (e che votano), c’è la percezione quasi fisica che alcuni consensi stiano passando da Milanocortina a Stoccolma. Non solo quelli dei delegati francesi: è scontato, i membri Cio transalpini fanno riferimento a Macron, devono guardarlo tutti i santi giorni in faccia. Liberi di agire e di votare, il membro Cio è orgoglioso di apparire lontano dal governo centrale, ma non è certo questo il caso. Il presidente del Coni Giovanni Malagò che tanto ha lavorato per Milanocortina è preoccupato. Giovedì il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con la delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, presenterà all’acquacetosa a Roma la nuova struttura Sport & Salute, il perno della riforma del governo, di cui Giorgetti è l’ispiratore. Non si illuda con i presidenti federali antimalagò, ricevuti venerdì mattina a Palazzo Chigi,che guarda caso, hanno tutti un loro nome, un loro candidato, per la guida di Sport e Salute. Sappia che il Cio terrà sotto osservazione la sua riforma, non ama le ingerenze della politica. Giorgetti è anche uomo di sport, appassionato di volley, basket, calcio, vuole l’olimpiade, ma conosce poco il Cio. È maestro nel conquistare i voti, difatti è al governo, però quelli olimpici arrivano facendo parlare più lo sport della politica.