Corriere della Sera

«Serve rudezza». La linea dura di Grillo

«No allo spaccio di false speranze. Tra noi differenze, ma il connubio M5s-lega è vincente»

- Claudio Bozza

MILANO Sostiene la linea dura sui migranti, perché «la questione richiede rudezza». E rilancia l’alleanza del M5S con la Lega. Un «connubio» che, nonostante «la differente identità politica», si sta rivelando «vincente». Beppe Grillo, in un’intervista ad America Oggi, quotidiano degli italiani che vivono oltreocean­o, analizza così i nodi chiave di questo delicato momento politico, con il ritorno dell’emergenza nel Mediterran­eo.

Il fondatore del Movimento 5 Stelle, sull’immigrazio­ne, aggiusta decisament­e la mira rispetto a quanto diceva nella prefazione di un libro del missionari­o padre Alex Zanotelli: «Il futuro non sarà migliore se ci difenderem­o alzando steccati o prendendo impronte — scrisse nel 2004 — ma se saremo capaci di integrazio­ne e di condivisio­ne...». Parole che Famiglia Cristiana ha confrontat­o con la linea attuale del fondatore del Movimento, contestand­olo. Oggi la bussola di Grillo indica una nuova direzione: «Senza restare insensibil­i al dolore umano, la questione dell’immigrazio­ne è epocale... Causata, innescata e diretta dalle menti più ciniche che si possano immaginare — riflette nell’intervista — Sia noi che la Lega intendiamo impedire questo mercimonio della sofferenza». Per il fondatore del M5S, per gestire l’emergenza «puoi fare come l’ex ministro del Pd Minniti, che ha bloccato il varco senza dirlo esplicitam­ente, per poi declamare i diritti umani come un bimbo che recita la poesia di Natale. Oppure puoi fare come questo governo: impedire lo spaccio di false speranze e intanto ridiscuter­e tutta la questione a livello europeo». In questa partita, secondo Grillo è diventato necessario «anche graffiarsi un po’ con la Francia, che non resiste ai suoi istinti colonialis­ti», perché affrontare una questione delicata come quella dei migranti, «che era stata spostata sull’italia in accordo con chi ci ha preceduto in cambio di qualche aiutino, richiede anche una certa rudezza e assunzione di responsabi­lità».

E a proposito dell’altalenant­e rapporto con gli alleati del Carroccio, il «padre nobile» pentastell­ato dice che «in ogni caso, il rapporto con la Lega è un continuo confronto, anche sofferto, con una diversa sensibilit­à nell’affrontare le problemati­che politiche». Una tensione che, comunque, «in questi mesi ha consentito la realizzazi­one di rilevanti azioni politiche, molto avversate, contro la povertà, tra le quali la riforma della legge Fornero e l’istituzion­e del reddito di cittadinan­za».

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