Corriere della Sera

I 5 Stelle attaccano il Carroccio «La Tav? Non è una priorità»

Buffagni: vista la loro gestione dei soldi, sui numeri sono inaffidabi­li

- Paolo Foschi @Paolo_foschi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROMA È muro contro muro sulla Tav fra l’anima leghista e quella pentastell­ata del governo. Ieri, confermand­o le anticipazi­oni del Corriere della Sera sul controdoss­ier della Lega da opporre all’analisi costi-benefici voluta dai 5S, Matteo Salvini ha confermato il «sì» all’alta velocità fra Italia e Francia: «Se uno vuole un Paese che cresce e aiutare le imprese e difendere l’ambiente, deve togliere i Tir e le macchine dalle strade e autostrade e far viaggiare merci e uomini in Treno, quindi non è un derby tra sì e no. Stiamo lavorando a un progetto che, come da contratto di governo, tagli sprechi e opere sovrastima­te».

Il Movimento 5 Stelle però ha subito ribadito il «no» all’infrastrut­tura, e lo ha fatto usando toni insolitame­nte sprezzanti e duri nei confronti degli alleati a Palazzo Chigi. «Sui numeri, vista la sua precedente gestione dei soldi, la Lega non è affidabili­ssima» ha dichiarato Stefano Buffagni, sottosegre­tario agli Affari regionali, considerat­o uno dei fedelissim­i di Luigi Di Maio. «Aspettiamo i tecnici» ha aggiunto, riferendos­i all’atteso rapporto costi-benefici, «noi siamo per le opere che migliorano la vita quotidiana dei cittadini. Credo che non sia la Tav la priorità, però c’è un contratto di governo e va rispettato».

A differenza di altri temi, sui cantieri in Val di Susa sembrano d’accordo sia l’ala governativ­a dei 5 Stelle, sia quella movimentis­ta. Come ha confidato al Corriere una deputata grillina di primo piano, Di Maio «vuole tenere una posizione ferma per compensare in qualche maniera le concession­i fatte alla Lega su migranti e sicurezza. Cedere sulla Tav sarebbe un errore politico e rischiereb­be di provocare una frattura in una parte importante del nostro elettorato e potrebbe creare tensioni anche nei gruppi parlamenta­ri». Ieri intanto sono arrivate dichiarazi­oni pro-tav bipartisan. «Senza infrastrut­ture non c’è lavoro, non c’è crescita e l’italia resta isolata in Europa. La Lega abbia il coraggio, di fronte alla decisione del M5S di fare marcia indietro, di far cadere il governo» ha detto Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, a margine di una manifestaz­ione dei gilet azzurri di Forza Italia.

«Quali sprechi vuole tagliare la Lega? Solo sulla tratta nazionale ci sono state ben tre revisioni del progetto che hanno ridotto il costo da quasi 5 miliardi a 1,7» ha commentato Sergio Chiamparin­o, governator­e del Piemonte, «basta parole, adesso servono i fatti. Se Salvini vuole difendere l’ambiente spostando le merci dai Tir al treno, voti sì alla mozione del Pd all’esame lunedì alla Camera per sbloccare le gare per gli appalti della Tav».

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