Meno auto in città, la spinta alla micro-mobilità
Dell’orto: servono regole. Lo studio di Confindustria Ancma e Legambiente
«La mobilità deve affrontare l’intermodalità, ossia l’utilizzo di più mezzi per circolare all’interno dei centri urbani». Lo afferma Andrea Dell’orto, da dicembre 2017 presidente di Confindustria Ancma, l’associazione nazionale ciclo motociclo e accessori. «Domani presentiamo una ricerca elaborata con Legambiente e Ambiente Italia in cui è fotografata l’italia a due ruote. Non si registra solo una crescita del mercato ma anche l’attenzione dei Comuni che ormai hanno compreso di dover affrontare i cambiamenti in atto, creando le infrastrutture adatte alla circolazione di biciclette sia a pedale che elettriche, motocicli e scooter, attuando anche un piano di investimenti che ne garantisca la sicurezza».
Spontaneo chiedersi se i cittadini italiani siano pronti a questo ribaltamento dei costumi. Sempre Dell’orto spiega che «la necessità di trovare soluzioni per decongestionare il traffico cittadino, migliorando la qualità dell’aria, ci porterà alla micro-mobilità, all’utilizzo di segway, monopattini e monoruota, oggetti che consentono di circolare preservando la nostra indipendenza. Parliamo a una popolazione attiva che parcheggia nelle aree periferiche, porta appresso un monopattino elettrico con cui effettua l’ultimo chilometro per giungere alla sua scrivania».
L’ancma si sta occupando della regolamentazione: «Chiediamo regole precise alla motorizzazione — sottolinea il presidente — l’inserimento nel codice della strada dei nostri veicoli. Accendiamo un riflettore sul settore per spingere le istituzioni verso una maggiore attenzione. Servono piste ciclabili, la possibilità di circolare sulle corsie di emergenza, l’utilizzo del casco, la dotazione di una piccola scatola nera, indispensabile per abbassare i costi delle assicurazioni che superano il valore del veicolo. Stiamo creando un ciclo registro dove si potranno schedare i numeri di telaio dei mezzi in modo da poter arginare il fenomeno dei furti di biciclette».