Corriere della Sera

Miglior fumetto: premiati i mostri di Emil Ferris

- di Severino Colombo

La scrittrice e autrice di fumetti Emil Ferris ha vinto ieri al Festival internatio­nal de la bande dessinée d’angoulême, tra i più importanti di questo genere, il Fauve d’or 2018, vale a dire il premio per il Migliore fumetto dell’anno. L’autrice americana (Chicago, 1962; nella foto) si è imposta grazie alla graphic novel La mia cosa preferita sono i mostri, pubblicata in Italia nel 2018 da Bao Publishing. Ferris è la sesta autrice donna a vincere questo premio da quando il festival d’angoulême è nato, nel 1974; prima di lei l’ultima a vincere era stata, nel 2005, la fumettista franco-iraniana Marjane Satrapi con Pollo alle prugne (Rizzoli, poi Sperling & Kupfer).

Ferris ha esordito tardi nel fumetto, a 55 anni, dopo una drammatica esperienza: quando era illustratr­ice e designer, quindici anni fa, è stata morsa da una zanzara e ha contratto il virus del Nilo Occidental­e, una malattia che l’ha paralizzat­a dalla vita in giù e le ha fatto perdere l’uso della mano destra; con pazienza e determinaz­ione Ferris ha reimparato a camminare e a disegnare. Nel 2017 è uscita la sua opera d’esordio, La mia cosa preferita sono i mostri, nata durante gli anni di convalesce­nza: disegnata interament­e con penna a biro e con una forma espressiva che, nello stile, ricorda un quaderno di appunti; è stata accolta con successo negli Stati Uniti. Il libro, in cui parti di testo e parti di disegno si armonizzan­o, traspone l’esperienza autobiogra­fica di essere cresciuta in una città difficile come Chicago negli anni Sessanta e Settanta. L’alter ego di Emil è Karen una ragazzina di dieci anni con sembianze da licantropo che si aggira nella metropoli circondata da mostri e da creature terrorizza­nti.

L’opera, una sorta di diario personale dell’adolescent­e Karen, mette a nudo usando la chiave del genere horror i limiti della società ed è un urlo d’insofferen­za verso l’omologazio­ne, ovvero il fatto per Emil Ferris di sentirsi allora giudicati per tutto: per come ci si comportava, per come ci si vestiva, per cosa si diceva o chi si frequentav­a. La mia cosa preferita sono i mostri in Italia ha vinto il Premio Gran Guinigi 2018 per Miglior Graphic Novel a Lucca Comics & Games; Ferris sta ora lavorando a un nuovo volume illustrato. Tra i vincitori del festival d’angoulême, il Prix du patrimoine è andato a Gustave Doré (1832-1883) per la riedizione di Les Travaux d’hercule (Edition 2024), opera realizzata a soli 15 anni.

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