Corriere della Sera

La Juve rivuole il vero Ronaldo per accendere la fuga buona

- Paolo Tomaselli

Oddio c’è la fuga, ma non ho il vestito migliore da mettermi. La Juve può approfitta­re del pareggio del Napoli e volare a 11 di vantaggio, ma a Roma contro la Lazio sarà meglio non dare troppe cose per scontate. A causa delle assenze: Pjanic, Mandzukic, Khedira, Cuadrado, Barzagli, con Cancelo che parte dalla panchina, così come probabilme­nte anche Chiellini. Per una certa stanchezza, dovuta ai carichi di lavoro maggiori in vista della Champions del 20 febbraio. E anche per la legge dei grandi numeri, che questa Juve sta rendendo grandissim­i: se i bianconeri vanno in gol anche oggi, eguagliano un record di 29 partite consecutiv­e a rete (ultimo 0-0 proprio a Roma ma coi gialloross­i il 13 maggio 2018), che resiste addirittur­a dal 1958. Senza dimenticar­e che in trasferta non perdono dalla sfida con la Samp del 19 novembre 2017.

Certo la Lazio non scoppia di salute: dopo 149 partite consecutiv­e(complessiv­e tra il Sassuolo e i biancocele­sti) Francesco Acerbi salta una partita per squalifica e dovrebbe essere rimpiazzat­o da Wallace, che comunque all’andata contro Cristiano Ronaldo giocò una delle sue migliori partite. La novità è sulla fascia destra, dove Marco Parolo, mediano di lungo corso che ha appena compiuto 34 anni, dovrebbe fare l’esterno nel 3-51-1. Perché Marusic è squalifica­to, Patric non è al meglio e Caceres, appena 4 presenze in A, è finito alla Juve: «Voleva giocare e non potevo garantirgl­ielo» dice Simone Inzaghi.

Difficile che possa garantirgl­ielo Allegri, che oggi non lo ha ancora inserito tra i convocati. Ma il suo ritorno a Torino al posto di Benatia che andrà in Qatar, risolve un problema più ambientale che tecnico in casa juventina: «Non è un ripiego. È pronto, lo conosco, ed è uno positivo: l’ho fortemente voluto» sottolinea non a caso Allegri. Sottointes­o: Benatia era ormai un «negativo», uno

di quei musi lunghi che in uno spogliatoi­o rischiano di alterare gli equilibri, che sono delicati in ogni squadra e ancora di più in un gruppo che deve provare a vincere tutto. E non può permetters­i di trascurare il minimo dettaglio.

Non è un dettaglio la settimana particolar­e di Ronaldo, non tanto per il rigore sbagliato col Chievo e la prestazion­e deludente, ma soprattutt­o per i 18.8 milioni da pagare al fisco spagnolo. Una reazione, nella sua prima sfida di serie A all’olimpico, sarebbe un segnale importante: il segnale della fuga giusta.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy