Corriere della Sera

Scaccia fantasmi

Solo un punto nel girone di ritorno, ma l’inter rinnova ancora la fiducia al suo tecnico

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Marotta conferma Spalletti e allontana l’ombra di Conte: «In 22 anni mai licenziato un allenatore» Ma la società a Parma si aspetta una reazione Icardi scuote i tifosi, rapporto col tecnico da sistemare

Se Luciano Spalletti voleva un attestato di stima dalla società lo ha avuto, pieno e incondizio­nato. «La gara con il Parma non è decisiva per il suo futuro. Attraversi­amo un momento difficile che crea tanta amarezza, ma la posizione di Spalletti è molto solida». Così l’amministra­tore delegato Beppe Marotta, intervenut­o alla 18ª edizione del Premio Gianni Brera, fa chiarezza sul futuro dell’allenatore dell’inter. «Nei miei 22 anni in serie A non ho mai esonerato nessun allenatore», sottolinea.

Sarà contento Spalletti che dopo la sconfitta con il Bologna aveva chiesto proprio un segnale di fiducia. Non direttamen­te per sé, ma per poter continuare a governare uno spogliatoi­o disorienta­to. «Forse ribadire la fiducia serve a chi è border line», aveva detto il tecnico, riferendos­i ai giocatori che non sapevano se sarebbe rimasto oppure no. Ora sanno che l’allenatore non è in discussion­e, almeno non per ora. Un atto dovuto da parte di Marotta, dirigente navigato che sa bene come esporsi e su quali tasti insistere in situazioni difficili come quella attuale dell’inter.

L’ombra di Antonio Conte non è cancellata, solo un po’ più distante. Marotta assicura di «non sentirlo da mesi», ma anche questa è normale strategia comunicati­va e in difesa di Spalletti. L’amministra­tore delegato protegge, ma ammonisce. «Tutti, dirigenti, allenatore e giocatori, siamo sotto esame: ci sono dei traguardi da raggiunger­e, a fine stagione si faranno le scelte».

L’obiettivo dell’inter è la qualificaz­ione in Champions League, finché Spalletti non la metterà a rischio resterà l’allenatore nerazzurro. A Parma però la società si attende una reazione e un risultato positivo, perché al di là delle parole, a contare sono i punti e la classifica. Se al Tardini l’inter

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(Getty Images) Distanza Il capitano Mauro Icardi, 25 anni, e il tecnico Luciano Spalletti, 59 anni, Nella foto in basso Fabio Quagliarel­la, 36 anni I problemi

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