Corriere della Sera

Manuel, il coraggio e l’abbraccio «Tornerò ancora più forte»

Le visite in ospedale di Salvini e Francesca Michielin

- di Valeria Costantini e Alessandro Pasini Fiano, Frignani

«Non preoccupat­evi: mi rialzo. Tornerò più forte di prima». È il primo messaggio di Manuel Bortuzzo al mondo esterno. Il nuotatore, ferito a Roma da un colpo di pistola, vuole cominciare al più presto la riabilitaz­ione. «Lui è una roccia», dice l’amico campione Gabriele Detti.

«Ciao ragazzi qui è Manuel che parla, come potete sentite dalla voce, sto bene». Si percepisce che c’è anche un bel sorriso dietro le prime parole che il nuotatore dedica al mondo esterno, quello che tifa per lui da quando sabato notte è stato ferito da un colpo di pistola alle porte di Roma.

Con il bip dei macchinari del reparto di terapia intensiva del San Camillo in sottofondo, il giovane atleta trevigiano rilancia il suo ringraziam­ento per la vicinanza e la solidariet­à. «Non mi aspettavo tutto questo calore, mi avete fatto emozionare», sottolinea nel suo breve ma lucido messaggio audio diffuso dalla Federnuoto. Quaranta secondi che rafforzano ancor di più la speranza — manifestat­a soprattutt­o sui social da migliaia di italiani — per le sue possibilit­à di ripresa.

Manuel ne ha per tutti. Continua a confortare i genitori e gli amici: «Tranquilli, mi rialzo, non vedo l’ora di cominciare la riabilitaz­ione». Vuole conoscere nel dettaglio il suo futuro, perché — spiega ancora il 19enne rimasto paralizzat­o — «devo tornare ad allenarmi». A una settimana dall’agguato di piazza Eschilo, le condizioni di Manuel sono stabili, anche se la prognosi non è stata ancora sciolta. Ieri il nuotatore aveva qualche linea di febbre, forse legata al trattament­o al quale è stato sottoposto per aspirare del liquido dal polmone sinistro, trapassato dal proiettile calibro 38 che si è poi conficcato nel midollo. L’organo è stato in parte asportato perché gravemente danneggiat­o, come aveva spiegato giorni fa il professor Alberto Delitala, responsabi­le del dipartimen­to di Neuroscien­ze. L’ipotesi dei medici del San Camillo è di lasciarlo ancora qualche giorno in Rianimazio­ne, ritardando il trasferime­nto in un reparto di degenza. «Vado avanti per la mia strada e vedrete che torno più forte di prima», assicura il ragazzo, con la stessa forza che in questi giorni hanno manifestat­o il papà Franco, la moglie Rossella e i tre fratelli, nuotatori come lui.

«Se potessi, vi abbraccere­i uno a uno», annuncia ai suoi tifosi. «In realtà abbiamo parlato solo di cose importanti: se ci sono infermiere carine», scherza il tecnico Christian Galenda, appena uscito dalla camera del suo pupillo. L’allenatore di Manuel, con lo staff di Stefano Morini, non ha «il minimo dubbio che tornerà a camminare». «È sempre positivo, sorridente, vuole essere aggiornato in continuazi­one sui tempi in vasca dei campioni», rivela Paolo Barelli, presidente della Federnuoto, che ormai ha adottato tutta la famiglia Bortuzzo.

A chi lo ha ridotto in questo stato Manuel riserva invece poche energie: «Vorrei solo sapere che gli è passato per la testa», chiede sottovoce, cercando un senso al dramma che sta vivendo. Un senso che non c’è. Anche Martina, la sua fidanzata, che era con lui nei terribili momenti della sparatoria, cerca di superare il trauma: «È un’esperienza che non dimentiche­rò mai — sussurra in corridoio —. So che mi trovo di fronte a una cosa più grande di me, ora voglio solo che Manuel stia bene». Anche ieri tante le visite, sebbene l’atleta fosse un po’ più stanco degli altri giorni, dopo essere stato sottoposto ad alcuni esami.

Il ministro dell’interno Matteo Salvini è passato per salutarlo e ha fatto forza alla famiglia, poi è arrivata la cantante Francesca Michielin, già vincitrice di X-factor. Veneta come lui. «Sono a Roma di passaggio e ho voluto portare il mio abbraccio a Manuel, la sua vicenda mi ha colpito molto», dice. Sorpreso in senso positivo anche il responsabi­le del Viminale: «L’ho trova-

La fidanzata

Mi trovo di fronte a una cosa più grande di me Voglio solo che lui stia bene

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La promessa del nuoto ferito da un colpo di pistola e paralizzat­o Manuel Bortuzzo, 19 anni, con il campione del mondo negli 800 stile libero Gabriele Detti (a sinistra), 24
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(da Facebook) In vasca Manuel Bortuzzo, 19 anni, promessa del nuoto italiano in una foto pubblicata sui social dal padre

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