La galleria «domestica»
Design e architettura s’intrecciano con l’arte nei percorsi engadinesi. A dicembre si è inaugurata la sede di Saint Moritz —nona nel mondo — della galleria Hauser & Wirth. Direttore, il curatore Stefano Rabolli Pansera, già in galleria a Londra. Interior designer, l’architetto argentino, con base a Parigi, Luis Laplace. La location è prestigiosa: il Palace Galerie. Disposti su tre piani (4.400 mq), gli spazi hanno la cifra stilistica di Laplace, da tempo legato a Hauser & Wirth (sua anche la sede in Somerset). Il suo linguaggio è evidente al terzo piano (foto), dove ha allestito un ambiente «domestico» dove sorseggiare drink e sfogliare libri d’arte tra opere di Mirò, Calder, Smith, Picasso e tanti altri. Divani e poltrone, rivestiti di montone e velluti francesi, sono firmati Laplace. Lampade e ceramiche vintage sono frutto delle ricerche compiute con Christophe Comoy, partner dello Studio. Quali gli autori preferiti di questi pezzi? «George Jouve, Carl-harry Stålhane, Marcello Fantoni, Guido Gambone. Mi piace dare luce a oggetti dalla fama non del tutto conclamata e innescare dialoghi introducendo l’arte come fattore essenziale dell’architettura», dice Laplace. Miti? «Auguste Perret e Pierre Chareau».
Il 17 febbraio apre la personale di Rashid Johnson, esponente della conceptual post-black art (Hauser & Wirth, via Serlas 22, St. Moritz, fino al 31/3).