Su «la Lettura» Clara Sánchez narra la tolleranza
Le parole dell’europa
Una Spagna luminosa ed emozionante è descritta da Clara Sánchez (foto sotto) nel nuovo numero de «la Lettura», il #376, in edicola fino a sabato 16 febbraio. Un Paese che si è aperto al mondo e ai diritti dopo la morte di Franco nel 1975, diventato solidale e progredito (primo al mondo per donazioni di organi). Da allora l’idea che lo connota è la «tolleranza», anche se, nota la scrittrice, oggi è resa fragile dal vento razzista che soffia ovunque.
È proprio «tolleranza» il termine scelto dall’autrice per la nuova tappa del «viaggio» Le parole dell’europa, che proseguirà su «la Lettura» ogni settimana fino alle elezioni europee di fine maggio. Il progetto è stato annunciato nello scorso numero dal direttore del «Corriere» Luciano Fontana e da Claudio Magris: 27 scrittori, uno per ogni Paese dell’ue, indicheranno nell’inserto una parola o un’idea chiave sull’identità del loro Paese e dell’essere europei. Nel nuovo numero, oltre a Sánchez, la finlandese Rosa Liksom sceglie «Battuta di caccia», scrivendo un testo che narra l’atmosfera del Nord.
Nel nuovo numero, anche un’ampia apertura sulle fasi delle età umane, cambiate nel corso dei secoli. Se l’età adulta oggi sembra sparita, l’adolescenza si è allungata: un’analisi della questione si trova nella conversazione a cura di Annachiara Sacchi tra l’antropologo Marco Aime, lo psicologo Alessandro Antonietti e il demografo Massimo Livi Bacci. Mentre la scrittrice Teresa Ciabatti dialoga con il noto psicoanalista dell’età evolutiva Massimo Ammaniti su un altro fenomeno: non solo i singoli ma intere famiglie che sono diventate «adolescenti».