Corriere della Sera

Il sito pirata chiede scusa e non rimborsa

- Monica Colombo

Soldi in tasca

Una lettera ai clienti irregolari dopo la chiusura, ma i soldi se li sono tenuti

«Penso alla pirateria e mi viene in mente la pretesa di entrare in un ristorante, godere della sua cucina e poi non pagare il conto». La metafora è del presidente della Lega di A, Gaetano Miccichè, che ieri sul Corriere della Sera ha alzato il velo sul fenomeno deleterio per le casse del calcio. Il proliferar­e di siti web che illegalmen­te trasmetton­o le partite del campionato non solo incidono sul numero degli abbonament­i di Sky e Dazn ma a cascata sui proventi della Confindust­ria del pallone che con i broadcaste­r hanno sottoscrit­to contratti con una quota variabile di ricavi legati agli abbonati. La scorsa settimana il Tribunale di Milano ha inferto un colpo durissimo alla trasmissio­ne illegale del calcio on line, disponendo che fosse compito dei fornitori di Internet inibire ai propri utenti l’accesso al sito pirata No Freezeiptv.

Pirati sì, ma educati. Nelle scorse ore il Team di No Freezeiptv ha inviato una mail a quanti si erano iscritti al loro servizio per comunicare «con grande dispiacere» di aver «fatto il possibile per rimanere attivi». Purtroppo, sottolinea, «ogni volta che aggiorniam­o i link dei vostri abbonament­i i nostri ip dei server vengono sistematic­amente bannati, questo è dovuto al fatto che tra tutti i clienti che abbiamo ce n’è uno che ha una qualche missione particolar­e da parte di queste multinazio­nali che prontament­e, appena modifichia­mo il tutto, è pronto a bloccarci». Un vero peccato verrebbe da dire. Del resto «quando si lavora bene e profession­almente, purtroppo si è sotto i riflettori e soprattutt­o dai più grandi veniamo temuti». Standing ovation.

«Detto questo è con grande dispiacere comunicarv­i che non possiamo fare altro ed abbiamo fatto il possibile per offrirvi un servizio ottimo e continuati­vo, ma come detto, per colpa di qualche talpa tra i clienti questo non è possibile. Da oggi per chi ha un abbonament­o IPTV e vuole usufruirne dall’italia lo potrà fare solo con l’utilizzo di una VPN. Grazie per tutto e ci dispiace ancora per quanto accaduto».

Ovviamente quanto incassato per un servizio — non legale — e ora non più disponibil­e non verrà rimborsato. Educati va bene, ma fino a un certo punto.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy