Del clima che cambia
Ghiacciai collassati e territori desertificati Il Paese alle prese con fenomeni tropicali
Dopo il 2016, 2017 e 2015 (in ordine decrescente), il 2018 è stato l’anno più caldo della storia. Una serie che conferma un trend, come spiega l’organizzazione meteorologica mondiale: i 20 anni più bollenti da quanto si registrano le temperature, si sono verificati negli ultimi 22 anni.
Il fenomeno è noto da decenni ed è causato dai livelli di gas serra (prima tra tutti l’anidride carbonica sprigionata dai combustibili fossili), che hanno raggiunto concentrazioni senza precedenti. Per l’italia l’aumento delle temperature è di 1,5 gradi in più rispetto all’epoca preindustriale. Ma quella che apparentemente è una differenza quasi non percepibile, ha conseguenze devastanti. Lo spiega Claudio Smiraglia, glaciologo dell’università di Milano: «L’estate scorsa le temperature sulla Marmolada sono state di 3 gradi superiori alle medie degli ultimi 70 anni. Sul monte Rosa lo zero termico si è spesso collocato sopra i 4.700 metri, sulle Alpi lombarde non si è mai scesi sotto zero anche oltre i 3 mila metri. Così che tutti i principali ghiacciai sono collassati».
E gli effetti del clima impazzito non si fanno sentire solo sulle montagne: un quinto del territorio è a rischio desertificazione, in tutti i grandi laghi e fiumi c’è poca acqua e le alte temperature del mare stanno moltiplicando uragani e trombe d’aria. Tutti fenomeni che un tempo distinguevano le latitudini tropicali.