Cento giorni ricordando Antonio
Dall’italia a Strasburgo con gli amici di Antonio Megalizzi. Il reporter ucciso da un terrorista due mesi fa era tra le anime di Europhonica, radio focalizzata sull’unione. «Cento giorni in Europa» del Corriere inizia da qui.
Per cento giorni il Corriere attraverserà l’europa. Dai ghiacci nordici alle spiagge di Cipro, dall’atlantico ai confini orientali con la Russia, provando a rispondere a una domanda: chi sono, come vivono gli europei?
Lo faremo fino al voto per l’europarlamento, il 26 maggio. In via Solferino 28, nella stanza del direttore, è appesa una fotografia che alcuni di noi non avevano mai guardato con attenzione. Era il 1967, trenta giornalisti vestiti in giacca e cravatta (tra loro tre futuri direttori) si apprestavano a partire per una storica «Inchiesta sull’italia». Sarebbe poi seguita una versio-
ne europea dello stesso viaggio multi autore. 52 anni dopo, a partire dal 15 febbraio, i nostri inviati, fotografi e videomaker, andranno in ogni Paese dell’unione, vedranno cosa unisce un padre svedese a uno italiano, come stanno i giovani che emigrano, chi sembra avere gli insegnanti e gli studenti migliori, che cosa rappresenta il calcio per i neo Stati membri.
Proveremo a capire quali sono i grandi temi, non solo politici, comuni. Indagheremo sulle nuove generazioni, mettendo a confronto i nati nel 2000. Infine, agganciandoci e rovesciando una ricerca parallela del supplemento culturale La Lettura tra gli scrittori stranieri, chiederemo ai nostri opinionisti una parola che, secondo loro, restituisce il senso o il sentimento d’europa. Alcune delle prime risposte ricevute sono molto critiche. Ma, per quanto scetticismo o disamore (e avversione) possa suscitare l’ue oggi, crediamo che ignorarla non sia una soluzione.
Alla fine, forse, riscopriremo ciò che non vediamo più - come capita ai due pesci giovani di un racconto di David Foster Wallace che incrociano un pesce anziano e si sentono chiedere «Salve ragazzi, com’è l’acqua oggi?». I due pesci giovani nuotano un altro po’, poi uno si rivolge all’altro e domanda: «Che diavolo è l’acqua?».
Desideriamo offrirvi un racconto su più piani, che troverete nel quotidiano in edicola come negli spazi digitali del Corriere e sulle piattaforme social. Sarà uno scambio aperto tra testimoni, reporter, lettori — senza tesi da dimostrare, pro o contro. Proveremo a restituirvi un po’ d’europa, in questi 100 giorni. In fondo, come dice Wallace, è l’acqua in cui nuotiamo.