Corriere della Sera

IL PARLAMENTO NON SERVE SOLO A SCHIACCIAR­E BOTTONI

- Antonio Frattasi

Caro direttore, è iniziato il lungo iter parlamenta­re per la riduzione del numero di deputati e senatori. Se il taglio dei nostri rappresent­anti verrà approvato, l’assemblea di Montecitor­io avrà 400 componenti e quella di Palazzo Madama 200. Non sappiamo se questa riforma andrà in porto, non le sembra in ogni caso eccessiva l’enfasi con la quale è stata presentata dagli esponenti pentastell­ati? Avere un minor numero di parlamenta­ri non risolve affatto il problema della qualità del personale politico. Caro signor Frattasi, R idurre il numero dei parlamenta­ri non farà certo male al sistema politico e rappresent­ativo: 630 deputati e 315 senatori (più i senatori a vita) sono sicurament­e tanti in confronto al numero di eletti negli altri Paesi come Francia, Germania e Spagna. Ma non mi sembra questo il problema fondamenta­le e giudico molto propagandi­stica l’enfasi dei Cinque Stelle sull’attuale riforma (ma allo stesso modo si comportò Matteo Renzi). Il tema vero mi pare la qualità dei nostri rappresent­anti e il ruolo del Parlamento. Ora va molto di moda esaltare politici che sono lo specchio esatto

Le lettere a Luciano Fontana vanno inviate a questo indirizzo di posta elettronic­a: scrivialdi­rettore@corriere.it della «gente», annullando tutto quello che un rappresent­ante deve avere: competenze, formazione, percorso di crescita, progetti seri e credibili da realizzare. Mi sembra che ci siano troppi eletti «per caso», conseguenz­a anche della fine di gran parte dei partiti e delle associazio­ni. Rilanciare la qualità dei rappresent­anti è un primo punto. Il secondo è restituire al Parlamento un ruolo determinan­te, tirando fuori deputati e senatori dal triste destino di schiacciat­ori di bottoni: un sì o no a scelte fatte in altre sedi. Ho ascoltato profession­isti ed esperti parlare con disperazio­ne della propria esperienza parlamenta­re. Evitiamo questo precipizio, distinguia­mo le funzioni di Camera e Senato per rendere la democrazia più efficace. Il numero poi sarà un problema secondario.

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