Corriere della Sera

Allegri sorride «Abbiamo messo la testa a posto» La febbre di Khedira

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REGGIO EMILIA (p. tom.) I black out? «Non sono un problema» per Massimilia­no Allegri (foto) in versione elettricis­ta. Alla ricerca ancora della giusta tensione dal primo all’ultimo minuto: «C’era solo bisogno di rimettersi a posto con la testa dopo le ultime partite. E stavolta, dopo il salvataggi­o iniziale di Szczesny, la squadra ha aspettato il Sassuolo, per poi colpirlo al momento giusto». Sull’episodio iniziale, in cui Mazzoleni non ha dato il rigore né prima né dopo l’aiuto della Var, Roberto De Zerbi non fa polemiche: «È vero che il portiere tocca prima la palla, ma poi va addosso a Djuricic, ci poteva o non poteva stare il rigore…». Anche Allegri non si esime dalle sentenze stile Boskov quando deve argomentar­e l’esclusione di Dybala: «Io, oltre al portiere, più di 10 non posso metterne — gigioneggi­a Max —. Paulo assieme a Bonucci ha giocato più partite di tutti. Ha chiesto scusa e ha fatto una bella settimana di allenament­o, entrando al meglio nel finale di partita. La squadra sta crescendo, ci sono tante partite e devo fare delle scelte. Ma in fondo a vincere ci si arriva tutti insieme». Oltre a Dybala, un’altra delle scelte sempre discusse di Allegri è quella di Khedira, che si conferma però un uomo chiave: «L’ho tolto prima perché sabato sera aveva 37.5 di febbre e gli ho risparmiat­o dei minuti. Poi ha preso una pallonata in faccia ed è andato giù come un birillo». Ronaldo, nella smania di tirare, ogni tanto sbaglia mira.

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