Corriere della Sera

M5S, l’idea di liste civiche

L’idea di aprire alle civiche alle prossime amministra­tive

- di Emanuele Buzzi

«Il governo va avanti». Luigi Di Maio, intervista­to dal Corriere, tranquilli­zza sulla durata dell’esecutivo e annuncia quella che per il Movimento è una vera rivoluzion­e: «Apriremo alle liste civiche e lanceremo il nuovo M5S 2.0».

MILANO Una notte passata a riflettere sull’esito del voto. E una giornata intera, poi, lontano dal clamore delle telecamere. Luigi Di Maio raccoglie intorno a sé gli uomini più fidati e si confronta con loro sul significat­o della sconfitta in Abruzzo. Il capo politico del Movimento fa dei distinguo, pur ammettendo la battuta d’arresto. «Una distinzion­e tra il comportame­nto del Movimento in termini di risultato elettorale alle Politiche rispetto alle Amministra­tive va fatta», dice al Corriere. E punta l’indice — per indicare le cause dell’emorragia di voti in Abruzzo in soli undici mesi — sugli elettori che non si sono recati alle urne. «Un dato importante è legato anche all’astensioni­smo, così come accaduto anche per le elezioni regionali in Sicilia». Sulla tenuta dell’esecutivo, messa in dubbio da molte voci anche all’interno dei gruppi parlamenta­ri pentastell­ati, Di Maio è lapidario: «Il governo va avanti».

Certo, l’esito del voto in Abruzzo ha aperto nuovi fronti sia all’interno del Movimento sia in ottica degli equilibri in seno alla maggioranz­a. Di Maio ne è conscio, così come è conscio che le prossime Regionali in Sardegna potranno subire un influsso del voto abruzzese. L’orizzonte rimane quello delle Europee, come certifica anche uno dei fedelissim­i del leader, Stefano Buffagni. «Fino alle europee non ci sarà alcun tipo di discussion­e, perché i cittadini si aspettano concretezz­a», dice il sottosegre­tario agli Affari regionali. «È innegabile — spiega — che è colpa nostra se non riusciamo a far capire tutto quello di buono che abbiamo fatto».

Diversi parlamenta­ri, però, contestano la linea del leader. tornare come eravamo ed essere meno verticisti­ci, non siamo pigiabotto­ni», attacca Andrea Colletti su Facebook. «Cosa è successo — si domanda il deputato — e, soprattutt­o, cosa dovremmo fare per cambiare lo stato delle cose? In primis dovremmo capire che la nostra forza sono gli attivisti ed i consiglier­i comunali. Dovremmo smetterla di utilizzarl­i esclusivam­ente come ri- sorse da campagna elettorale ma coinvolger­li, a tutti i livelli, nelle decisioni».

La discussion­e in seno ai pentastell­ati ferve. E anche l’idea di coinvolger­e di più gli attivisti è uno degli argomenti che rimbalzano di chat in chat, di riunione in riunione. Il risultato elettorale impone al capo politico una svolta per rilanciars­i. In giornata circolano diverse ipotesi. Alcune «rivoluzion­arie». Si parla an«dobbiamo che di spezzare uno dei dogmi Cinque Stelle: ossia quello di correre in solitaria alle Amministra­tive. I vertici del Movimento stanno valutando l’idea di allearsi a liste civiche che rispecchin­o i valori pentastell­ati. L’idea era già circolata nel 2014, ma all’epoca Gianrobert­o Casaleggio aveva imposto uno stop al progetto. Ora i vertici lo stanno rispolvera­ndo: l’idea è quella di inglobare volti e voti nuovi. Si tratta di una soluzione che piace all’ala dei falchi, ma che non ha ancora convinto tutti i big.

In ogni caso i Cinque Stelle puntano a voltare pagina quanto prima: le regole per le candidatur­e alle Europee sono state sottoposte al comitato di garanzia e — una volta approvate, probabilme­nte in tempi rapidi — partirà già in settimana il lungo iter per la

È innegabile che sia colpa nostra se non riusciamo a far capire quanto di buono abbiamo fatto

Fino alle elezioni europee non ci sarà alcun tipo di discussion­e perché i cittadini si aspettano concretezz­a

Le divisioni Diversi parlamenta­ri contestano la linea del leader: dobbiamo essere meno verticisti­ci

Le regole I capilista alle Europee saranno scelti dal capo politico, che cerca nomi «di alto profilo»

selezione delle persone da presentare in lista. Anche in questo caso Di Maio dovrebbe aver introdotto una novità: i capilista verranno scelti da lui. Cinque persone che — assicurano i Cinque Stelle — sono di «alto profilo» e che dovrebbero assicurare almeno nelle intenzioni appeal nel duello tutto elettorale con il Carroccio.

Ma anche in questo caso la decisione aprirà nuove discussion­i tra la base. Infatti si tratta dell’addio a un altro tabù (alle Europee però sono previste le preferenze, ndr), anche se nel Movimento precisano che è stato adottato un «correttivo» per difendere il valore della Rete e della piattaform­a Rousseau. «Da qui a maggio la strada è ancora lunga: aspettiamo a dare un giudizio troppo presto. Anche altre volte ci davano per finiti», chiosa un pentastell­ato.

 ??  ??
 ?? (Ansa) ?? La campagnaIl leader M5S Luigi Di Maio, 32 anni, e Sara Marcozzi, 41, in uno dei tanti appuntamen­ti della campagna in Abruzzo
(Ansa) La campagnaIl leader M5S Luigi Di Maio, 32 anni, e Sara Marcozzi, 41, in uno dei tanti appuntamen­ti della campagna in Abruzzo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy