«Bankitalia, l’indipendenza va preservata»
Il vicepresidente Ue, Dombrovskis: la manovra italiana? Prima delle correzioni aveva già fatto danni
BRUXELLES L’eurogruppo dei 19 ministri finanziari della zona euro e la Commissione europea si schierano in difesa dell’indipendenza delle banche centrali. Al termine della riunione mensile a Bruxelles, il presidente dell’eurogruppo e ministro delle Finanze portoghese Mario Centeno, rispondendo a una domanda sui contrasti tra il governo e la Banca d’italia, ha voluto «sottolineare l’impegno che tutti abbiamo come ministri dell’economia di preservare l’indipendenza delle banche centrali nazionali, per la coerenza e l’integrità dell’eurosistema e della Bce». Centeno, senza citare l’italia o le dichiarazioni dei vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini sull’esigenza di ricambio in Via Nazionale dopo le crisi bancarie, ha aggiunto che «c’è la necessità che tutti i responsabili politici cooperino e coordinino la loro azione per rendere l’economia europea prospera: questa è la via maestra di discussione».
Il commissario Ue per gli Affari economici, il francese Pierre Moscovici, ha annuito alle parole del presidente dell’eurogruppo e aggiunto: «Non entro nel merito di singoli casi, ma l’indipendenza delle banche centrali va assolutamente difesa, fa parte del funzionamento della democrazie liberali, è parte della costruzione dell’unione monetaria». Moscovici ha ricordato che «anche negli Stati Uniti ci sono discussioni sull’indipendenza della banca centrale, ma poi a un certo punto questa va rispettata». Ha comunque confermato che dei conti pubblici dell’italia a Bruxelles se ne riparlerà in primavera, dopo le elezioni Ue di maggio. Anche il vicepresidente lettone della Commissione Valdis Dombrovskis ha appoggiato l’indipendenza della banca centrale. E sulla manovra italiana ha detto che prima delle correzioni «i danni all’economia erano già stati fatti». All’eurogruppo il ministro dell’economia Giovanni Tria, già espressosi a favore dell’autonomia di Bankitalia, è rimasto in silenzio anche in relazione al caso delle riserve auree di Via Nazionale. Tria si sarebbe limitato a fornire chiarimenti informali a colleghi e a cercare un riavvicinamento con il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, che ha definito le recenti polemiche di Roma con Parigi «inaccettabili per due Paesi legati dalla storia, dalla cultura, da una amicizia profonda».
Il tema istituzionale dell’eurogruppo, che ormai rende noti i partecipanti nonostante la riservatezza delle riunioni, è stato il progetto di bilancio della zona euro, sollecitato soprattutto dalla Francia, ma frenato da ministri nordici, che temono aumenti della contribuzione. Serviranno ulteriori negoziati. La prospettiva più preoccupante resta il rallentamento nella zona euro. Dall’eurogruppo e dalla Commissione, pur ammettendo i rischi al ribasso per fattori «internazionali e interni», hanno però evidenziato indicatori positivi. «In generale c’è un rallentamento temporaneo della crescita — ha detto Centeno —. Ma i fondamentali economici sono ancora solidi e l’eurozona cresce, creando occupazione e investimenti. I rischi che trascinano la crescita al ribasso sono soprattutto politici. Questo richiede azione per disinnescarli e per fare le riforme nazionali ed europee».
La conferma L’UE conferma che dei conti dell’italia a Bruxelles si riparlerà dopo le europee