Corriere della Sera

Ue, sì all’accordo sul copyright Nuova direttiva entro aprile

- Ivo Caizzi

STRASBURGO Diventa possibile varare la nuova direttiva Ue sul diritto d’autore in Rete entro la fine di questa eurolegisl­atura in aprile. Dopo tre giorni di contrastat­a maratona negoziale, i rappresent­anti dei 28 governi, dell’europarlam­ento e della Commission­e europea hanno trovato un accordo su un testo di compromess­o, che dovrebbe imporre alle multinazio­nali Usa del digitale (come Google o Facebook) di pagare un po’ di più per l’uso dei contenuti di proprietà di editori, giornalist­i, autori, musicisti, realizzato­ri di audiovisiv­i. Ora manca il passaggio dai 28 ambasciato­ri del Coreper, dove deve essere verificata la maggioranz­a di governi favorevoli e poi è previsto il voto finale nell’europarlam­ento.

«Possiamo farcela entro la seconda sessione plenaria a Strasburgo in marzo o nell’ultima fase della legislatur­a in aprile — ha dichiarato l’eurodeputa­to relatore della direttiva, l’europopola­re tedesco Axel Voss —. Ci sono ancora alcuni problemi da superare. I governi e noi eurodeputa­ti non abbiamo ottenuto tutto quello che volevamo. Ma ora direi c'è un 70% di possibilit­à di trovare una maggioranz­a dei governi e un 80% per l’approvazio­ne nel Parlamento».

Le multinazio­nali del digitale si sono impegnate in un lobbying intenso contro questo procedimen­to fin dall’inizio, nel 2016. I sostenitor­i della “libertà della Rete” hanno dubbi sul compromess­o raggiunto, anche perché i dettagli non sono stati ancora resi noti. Ma un rinvio alla prossima legislatur­a, ripartendo di fatto da zero, sembra negli obiettivi solo dei giganti della Rete. Il vicepresid­ente estone della Commission­e europea, Andrus Ansip, che ha partecipat­o al negoziato a Strasburgo, si è detto fiducioso che ora «gli europei avranno finalmente regole moderne per il copyright, adatte all’era digitale, con reali benefici per tutti: diritti garantiti per gli utenti, equa remunerazi­one per i creatori, chiarezza delle regole per le piattaform­e». I giornalist­i e i creativi di vari settori artistico-culturali verrebbero «rafforzati dalle nuove regole», come gli editori e le imprese proprietar­ie del diritto d’autore.

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L’eurodeputa­to Axel Voss, relatore della direttiva sul copyright approvata ieri

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