Corriere della Sera

I CATTOLICI IN POLITICA? TENDONO A ESSERE CONSERVATO­RI

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Caro Aldo, ho partecipat­o a un incontro organizzat­o da una associazio­ne culturale locale sulla figura di Paolo VI da poco dichiarato santo. Quello che mi è rimasto dell’incontro, oltre naturalmen­te alla figura di questo Papa, l’aver appreso che negli ultimi 100 anni ben quattro papi, oltre al sopra citato, hanno origini lombardo-veneta (Giovanni Paolo I, Giovanni XXIII, Pio X e Pio XI). Come è stato possibile che in due regioni di chiara cultura e pratica cattolica si sia affermato un partito come la Lega che sul problema dell’accoglienz­a non rispecchia quanto al riguardo insegna la religione cattolica? Si è affievolit­o il senso religioso o esiste da sempre una grande incoerenza nella pratica religiosa? Donato Coletti

Caro Donato,

Il Segretario di Stato Pietro Parolin, inaugurand­o l’anno accademico del seminario di Bologna, ha riconosciu­to che sul tema dei migranti il Vaticano e in genere le gerarchie ecclesiast­iche hanno perso un po’ la sintonia con l’opinione pubblica italiana. Però il cardinale ha ribadito che la Chiesa non può non usare parole di accoglienz­a.

Quando Matteo Salvini ha giurato sul Vangelo e sul rosario, l’arcivescov­o di Milano Mario Delpini ha ricordato che quei simboli appartengo­no a tutti i fedeli, non a un partito politico. Di recente Salvini, che non si era mai segnalato come un cattolico così convinto, ha raccontato di aver mandato quel giorno un collaborat­ore a comprare il tutto alla Feltrinell­i. Non c’è dubbio però che la mossa in campagna elettorale sia servita.

Chiudere i Papi nelle gabbie delle definizion­i laiche di destra e sinistra è sempre sbagliato. Anche solo definirli conservato­ri o progressis­ti è complesso. Prenda Giovanni Paolo II. Lo incontrai due volte, a Parigi e ad Assisi, ed è senz’altro la personalit­à più carismatic­a che abbia mai visto; però non saprei come definirla. Poteva avere tratti reazionari e tratti rivoluzion­ari. Poteva sembrare ora un mistico medievale, ora un uomo di straordina­ria modernità; come quando chiese perdono per le colpe della Chiesa, un gesto che solo un Papa forte poteva concepire.

Tenga conto, però, che almeno dal punto di vista dell’orientamen­to elettorale il clero e i cattolici praticanti tendono a essere naturalite­r conservato­ri. Con rare eccezioni, è stato così fino al Concilio. E oggi le analisi indicano che i consensi alla Lega sono in media più alti tra chi va a messa tutte le domeniche che nel resto della popolazion­e.

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