Corriere della Sera

Salvataggi­o Astaldi all’ultimo minuto

- Di Federico De Rosa

Salini-impregilo è pronta ad aprire il paracadute per Astaldi, ma l’offerta complessiv­a del general contractor richiede ancora tempo per essere messa a punto. «La nostra è una proposta complicata, seria, che richiede un grande lavoro perché si crea un grande gruppo», ha detto ieri l’amministra­tore delegato di Salini-impregilo, Pietro Salini. L’idea sarebbe quella di creare attorno al general contractor un campione nazionale delle costruzion­i, consolidan­do oltre ad Astaldi altre società, come per esempio Condotte. Ma in prima battuta è necessario salvare Astaldi. Oggi scade il termine per la presentazi­one in Tribunale del piano di ristruttur­azione, nell’ambito della procedura di concordato preventivo, e ieri sera il consiglio di Impregilo ha approvato una proposta «in continuità» che prevede come condizioni la nomina di un chief risk officer e una condivisio­ne delle competenze, in modo da dare continuità ai contratti e ai cantieri. Si tratta solo del primo passo del più ampio progetto «di sistema», a cui potrebbe partecipar­e anche la Cdp, in cui è previsto un rafforzame­nto della stessa Salini Impregilo. «Noi — ha spiegato Salini — pensiamo che un progetto più ampio richieda chiarament­e dei mezzi a disposizio­ne e che non debba indebolire la nostra capacità finanziari­a» e quindi c’è «la necessità di incrementa­re la dotazione di capitale».

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