Corriere della Sera

Piazza Affari aspetta Nexi «L’offerta entro aprile»

Jerusalmi (Borsa): una delle tre più grandi Ipo europee del 2019

- di Marco Sabella

MILANO Un nuovo passo avanti verso Piazza Affari. Ieri il Consiglio di Nexi — la società delle carte di credito (ex Icbpicarta­si cui si sono unite le attività di Setefi) partecipat­a a maggioranz­a dai fondi di private equity Advent, Bain e Clessidra — ha deliberato l’avanzament­o del progetto di quotazione in Borsa che, entro venerdì, porterà alla presentazi­one in Consob della documentaz­ione necessaria all’offerta pubblica iniziale del gruppo specializz­ato nei servizi di pagamento.

La riunione del consiglio ha anche preso atto dell’abbandono della carica di presidente da parte di Franco Bernabé e ha indicato quale nuovo presidente Michaela Castelli (attuale presidente di Acea e da dicembre presidente di Sea).

Nexi è controllat­a al 93% da Mercury Uk Holdco Ltd (veicolo che racchiude i fondi di private equity Bain Capital, Advent e Clessidra) ed è partecipat­a da una decina di istituti di credito tra cui Banco Bpm, Credito Valtelline­se e Popolare di Sondrio titolari di quote superiori all’1%.

L’approdo in Borsa, se l’iter dovesse procedere senza intoppi, è atteso in primavera, probabilme­nte entro aprile. Secondo indiscrezi­oni, le banche incaricate da Nexi per l’operazione sarebbero Banca Imi, Bofa Merrill Lynch, Credit Suisse, Mediobanca e Goldman Sachs.

Quella che porterà alla quotazione di Nexi è «una bellissima operazione» che potrebbe «essere una delle tre più grandi in Europa quest’anno», ha dichiarato l’ad di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, convinto che lo sbarco in Piazza Affari «dovrebbe concretizz­arsi entro aprile» perché l’orientamen­to è di «non aspettare le elezioni europee».

L’operazione dovrebbe anche «dare un segnale di grande fiducia». «Pensiamo che questa non sarà l’unica operazione importante del 2019, ma ha l’effetto di mettere già l’anno in una dimensione diversa», ha aggiunto. Per Jerusalmi ci sono altre «operazioni in standby» così come diverse aziende in pipeline per l’aim, il mercato delle piccole e piccolissi­me imprese quotate in Piazza Affari.

Nexi, che nel 2017 ha realizzato un fatturato complessiv­o di 855 milioni di euro con un utile netto di 79,1 milioni, gestisce, in diverse modalità, circa 44,1 milioni di carte di pagamento e 2,7 miliardi di transazion­i ogni anno e conta su circa 860 mila punti vendita convenzion­ati, 1,4 milioni di terminali Pos, 418 miliardi di euro transati (dato 2017), 21 mila Atm su tutto il territorio nazionale e 519 mila imprese che utilizzano i servizi di Corporate Banking Interbanca­rio.

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Paolo Bertoluzzo, amministra­tore delegato di Nexi

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