Zaniolo è già un cocktail di campioni
Il romanista e il gioco delle somiglianze. Buffon: «Spero abbia la grinta di papà Igor»
Milan, fa un nome importante: «Mi sembra che stia nascendo una stella. Questo ragazzo sembra straordinario e facciamogli i complimenti, però non montiamolo troppo perché i ragazzi devono trovare continuità nel tempo. Chi mi ricorda? Forse Tardelli». Di sicuro del campione del mondo 1982 ha la capacità di inserimento nell’area avversaria e la freddezza sotto porta. Non ha ancora esultato con un urlo mostruoso come quello dela finale del Mundial di Spagna, ma chissà che non lo faccia presto anche in Nazionale.
In azzurro lo ha avuto Paolo Nicolato, commissario tecnico della Nazionale Under 19 arrivata seconda — dietro al Portogallo — nell’ultimo Europeo di categoria: «A chi somiglia? Tanti dicono Ballack o Lampard, perché ha fisicità unita a tecnica e senso del gioco. A me, però, ricorda di più Kevin De Bruyne, che può essere vicino al suo modo di interpretare il calcio». La potenza sprigionata in progressione, con la palla attaccata al piede, è quello che finora ha più sorpreso chi si è trovato a marcare Nicolò.
A Roma c’è vorrebbe fargli vestire la maglia numero 10 di Francesco Totti. Sacrilegio? No, ma sarebbe un errore. Primo perché Zaniolo ha il diritto di essere Zaniolo. Secondo perché non è romano e romanista, ma di Massa e da ragazzo era juventino. Terzo perché gli sta benissimo il 22, che ha mutuato da Kakà. Somiglia al brasiliano rossonero perché è un centrocampista che può giocare dietro alle punte ma anche partire dalla fascia come ha fatto contro il Porto. Anche se il suo ruolo naturale è quello di mezzala. Ricorda Totti, semmai nella difesa della palla, spalle alla porta, dei tempi, basta Instagram. È qui che scorre la storia di mamma Francesca, 41 anni, fisico, linguaggio, look e pose da ragazzina offerte con generosità e allegria a 133 mila follower. Bella lei, che ha fatto impazzire tifosi non solo romanisti, bello papà Igor — ex bomber, tra le altre, di Genoa, Spezia, Cosenza, Messina — bella la sorellina Benedetta. Bella la spudorata giovinezza — tra selfie e stories e bocche a cuore e tifo — di una famiglia per cui il calcio è la vita.
Certo, con il passaggio da ragazzino promettente a (possibile) nuovo Totti, Nicolò ha preso in contropiede perfino mamma e papà, che in estate avevano deciso di separare momentaneamente le loro vite: Francesca a Roma con il figlio, Igor a seguire la tabacshopping, I «modelli» tecnici ● ● ● (Getty)
cheria di famiglia a La Spezia con l’altra figlia: «Vedremo se Nicolò resterà a Roma o no». Come è andata si è visto. E a Roma mamma Francesca è diventata di colpo famosa, tra uno scatto Instagram col figlio che sbuffa — «All’inizio mi diceva: “Smettila mamma, ma cosa fai con la bocca così? Hai 40 anni!”. Poi ha rinunciato» — e le giornate scandite dagli allenamenti a Trigoria dove accompagna Nicolò, lo piantandosi su gambe fortissime. Aspettatetivi di vederlo presto alla bandierina del calcio d’angolo, negli ultimi minuti delle partite con la Roma in vantaggio, a far passare il tempo.
Senza la testa, però, il fisico e la tecnica non possono bastare. Così il complimento più bello, alla fine, glielo ha fatto Gigi Buffon, quasi un vicino di casa: uno di Massa e uno di Carrara. Il portierone — che martedì non ha potuto «studiare» il ragazzino perché stava giocando con il Psg contro il Manchester United — ha detto che Nicolò diventerà un top se ha preso il carattere di papà Igor, che faceva il centravanti sui campi duri di B e C. A vederlo come «mena» in campo, Zaniolo junior ha imparato dal senior. E come papà non c’è nessuno. il footing all’eur dove vivono, le amiche, la tribuna dell’olimpico da dove filma il suo bambino, come ha fatto martedì. Una di quelle notti che cambiano la vita più di quanto non sia già successo, visto che rispetto ai primi mesi a Roma nei quali si concedevano spesso alle interviste («Andrei al Grande Fratello», si era fatta scappare lei), oggi gli Zaniolo lasciano la scena solo al figlio, come da fermo consiglio della società che sa quanto sia enorme la pressione sul ragazzo.
Che comunque una via d’uscita se l’è trovata: si chiama Sara, è una studentessa romana, e a lei Nicolò ha lanciato cuoricini nei giorni scorsi, ufficializzando il rapporto. Su Instagram, naturalmente.