La Mercedes è insaziabile Hamilton battezza la W10 «Attenti, ho ancora fame»
La nuova Mercedes W10 in pista a Silverstone, sotto la Red Bull RB15 e la Sportpesa Racing Point Rp19 dal team che ha sostituito la Force India
Esce dalla tana e fa subito paura. Argento vivo con tante stelline sulle fiancate, Lewis Hamilton ieri ha trotterellato a Silverstone dividendo con Valtteri Bottas i primi 100 km dello «shake down». L'appetito del pentacampeón inglese è immutato, quello della Mercedes pure: «Vogliamo di più». Eguagliare i sei titoli costruttori di fila vinti dalla Ferrari dal 1999 al 2004 è la missione. La W10 è la sintesi di questa smisurata fame di trofei: è l’ultima monoposto nata sotto la direzione di Aldo Costa, il supertecnico di Parma da gennaio è un consulente. La vettura sembra l’evoluzione di quella 2018, in realtà è il frutto di un lavoro iniziato addirittura a fine 2017. Gli interventi sul
motore per aumentare potenza e l’efficienza sono stati massicci, come pure quelli per ridurre il degrado delle gomme posteriori. Le dimensioni restano XL (oltre 5 m la lunghezza per circa 3,73 di passo), il primo esame sarà lunedì nei test a Barcellona. Lì si cominceranno a capire i valori, se la Red Bull presentata ieri in una bellissima livrea blu e rossa potrà giocarsela con la power unit della Honda. Se la Ferrari che sarà svelata domani (nel toto-nomi impazza SF90, riferimento ai 90 anni dalla fondazione della scuderia di Enzo Ferrari che cadono il 16 novembre) riuscirà a interrompere l’era Mercedes.