Corriere della Sera

Amazon sbatte la porta: via da New York

- Dal corrispond­ente a Washington Giuseppe Sarcina

Jeff Bezos scarica New York: cancellati i piani per la costruzion­e della nuova sede di Amazon a Long Island City, nel Queens. La società spiega in un post pubblicato ieri: «Mentre i sondaggi mostrano che il 70% dei newyorkesi appoggia il nostro progetto, alcuni politici, a livello statale e locale, hanno messo in chiaro che si oppongono alla nostra presenza e che non intendono lavorare per instaurare quel tipo di relazione che è necessaria».

La decisione è clamorosa, anche se era nell’aria da giorni. Per Amazon è un incidente di percorso. Per il governator­e dello Stato di New York, Andrew Cuomo, e per il sindaco della città, Bill de Blasio, una pesante sconfitta politica, nonché un danno di immagine. Hanno vinto, invece, i democratic­i locali e la neodeputat­a Alexandria Ocasio-cortez, eletta nel distretto di Bronx e Queens, schierati contro l’operazione.

Il governator­e Cuomo aveva offerto all’azienda sconti fiscali e incentivi per un valore di 3 miliardi di dollari, più la costruzion­e di un eliporto. In cambio Amazon si impegnava a creare tra i 25 e i 40 mila posti di lavoro. Obiezione di Ocasiocort­ez: troppe agevolazio­ni pubbliche, concesse a una delle società più floride d’america. La protesta di una parte dei cittadini è stata raccolta dai democratic­i più radicali, ora in maggioranz­a nel Parlamento dello Stato di New York. Il capofila del movimento anti-amazon è stato il senatore statale Michael Gianaris, 48 anni, che pure era stato tra i firmatari della lettera inviata a Bezos per sponsorizz­are la candidatur­a del Queens.

Il passaggio decisivo è arrivato la settimana scorsa: Gianaris viene nominato nel board della «Public Authoritie­s Control Board», l’autorità di garanzia che può bloccare i nuovi progetti urbanistic­i, compreso, quindi, quello di Amazon.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy